Municipalizzate: tavolo a quattro (con Fasoli) per il rinnovo dei CdA di LRH, Silea e Seruso
A guidare la Brianza sud-orientale dovrebbe essere il sindaco di Merate Massimo Panzeri, in sponda al collega di Casatenovo Filippo Galbiati. Indipendentemente dalla diversa militanza politica. L'accoppiata Merate-Casatenovo aveva funzionato con Andrea Massironi sindaco e dava buoni risultati. L'arrivo di Panzeri ha rapidamente distrutto il patrimonio comune tra le due principali città del lecchese e ora Merate balla da sola.
Una prima sconfitta perché al tavolo negoziale più dell'appartenenza partitica fa premio il "peso" specifico, cioè la somma dei comuni uniti attorno ad un unico progetto.
Riccardo Fasoli, Mauro Gattinoni, Antonio Rusconi
Ma, a quanto si dice, al tavolo il sindaco Panzeri non siede - o non siede sempre - più spesso delega Mauro Piazza che nei mesi scorsi, dopo lungo e sofferto peregrinare tra formazioni politiche con seguito da prefisso telefonico è approdato alla Lega.
Così, sembra che al tavolo che conta si sia seduto proprio Piazza con accanto Mauro Gattinoni sindaco di Lecco, per il centrosinistra, Antonio Rusconi sindaco di Valmadrera per i "Civici" e, a sorpresa, Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello del Lario. Alla domanda (dicono dello stesso Piazza) a quale titolo Fasoli fosse al tavolo sembra che la risposta sia stata perché rappresenta una neonata formazione di centrodestra moderata, che non intende restare nell'area di fatto governata dal consigliere regionale. La vicenda dell'elezione del Consiglio provinciale, del resto è solo l'ultima che però ha fatto tracimare l'acqua dal vaso. Piazza ha indicato Alessandra Hofmann, sindaca di Monticello da appena tre anni, del tutto priva di esperienza, imponendola come candidato presidente a tutto il centrodestra. E una volta eletta le ha messo accanto Carlo Piazza, suo assistente. Ufficialmente le cose sono andate in modo diverso: ovvero l'intero centrodestra non trovando altri candidati ha messo in campo la Hofmann, unica disponibile e questa, una volta eletta, ha assunto come proprio assistente politico il Carlo Piazza. Ma pure a fattori invertiti il risultato non cambia.
Peraltro la neonata formazione intercetta diversi e pesanti consensi lungo l'asse Mandello del Lario-Brivio. E farà valere questo peso al tavolo delle trattative. E qui si pone il primo problema per l'area meratese: Massimo Panzeri punta per la presidenza di Lario Reti Holding su Andrea Massironi, ex sindaco di Merate con alle spalle una lunga battaglia di legalità a favore dell'acqua pubblica e dell'affidamento in house del servizio. Ma il centrosinistra oppone Lelio Cavallier, presidente uscente. E non intende cedere su questo fronte. Cavallier inoltre gode dell'appoggio di Antonio Rusconi, e quindi dell'intera area "Civica" e, a quanto si dice, anche Riccardo Fasoli sarebbe disponibile a sostenerlo.
A quel punto, stando così le cose, Mauro Piazza può ottenere la riconferma di Pietro Galli alla vice presidenza, per quanto inizialmente aveva sostenuto proprio la corsa di Galli al vertice di LRH.
Lelio Cavallier e Mauro Piazza
Un'operazione del genere taglierebbe le gambe a Massironi. Che forse avrebbe maggiori possibilità di correre per la presidenza di Silea Spa. Pur privo di competenze specifiche, Massironi ha al suo attivo decenni di gestione aziendale e di militanza politica. E tanto bastano considerando che Silea dispone di un ottimo direttore generale nella persona di Pietro Antonio D'Alema.
Se percorresse questa strada Panzeri avrebbe quasi sicuramente l'appoggio di Filippo Galbiati e quindi del casatese, dell'area Civica e, probabilmente anche dei moderati di centrodestra.
Ma per ottenere qualche risultato Massimo Panzeri deve togliersi la camicia verde - ammesso che l'abbia mai indossata - e sedersi al tavolo quale rappresentante della seconda città della provincia, evitando di delegare Mauro Piazza.
Resta poi Seruso, azienda di importanza crescente attiva nel comparto del riciclo dei rifiuti. Ma qui, da indiscrezioni, sembra che la situazione sia un po' complicata.