Bobbio, nuovo impianto 'Ongania' e Parco ludico-ricreativo: i chiarimenti del Comune dopo le 'accuse' degli ambientalisti
Riceviamo e pubblichiamo la nota attraverso la quale il Comune di Barzio interviene in merito alle questioni sollevate dalle associazioni ambientaliste (Wwf, Lipu, Pro Natura e Legambiente) riguardanti i progetti di I.T.B. per i Piani di Bobbio.
Il sindaco Giovanni Arrigoni Battaia
L’amministrazione ha adottato la stessa procedura seguita nel 2014 in occasione della nuova seggiovia Orscellera: l’impianto di nuova realizzazione ne sostituisce uno per il quale è vigente una concessione che scadrebbe nel 2034 e che di conseguenza verrà sostituita in occasione della sostituzione dell’impianto stesso.Il progetto della nuova Ongania, sia per le caratteristiche dell’opera che per il luogo dove verrà realizzato, non è soggetto alle procedure di VIA (valutazione di Impatto Ambientale) e di VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale).
Immagini storiche del monte Orscellera e della zona dove verrà realizzato il
parco ludico-ricreativo, a riprova del fatto che in passato l’area non era boschiva.
Le puntualizzazioni, però, vanno oltre e il sindaco aggiunge: “Mi preme anche fare notare che nella lettera vengono annunciati disboscamenti e alterazioni di habitat, mentre nella realtà saranno tagliati solo alcuni degli alberi che si trovano sulle pendici dell’Orscellera. Una zona, quest’ultima, destinata a pascolo e nella quale, in passato, non erano nemmeno presenti alberi; anche perché gli usi civici (antichi diritti di godimento collettivo della terra) erano effettivamente applicati per pascolare gli animali, tagliare la legna, ecc.. Ad oggi per sopperire alla mancanza di utilizzo del nostro territorio da parte dei cittadini di Barzio (appunto gli usi civici) ed evitare l’abbandono e il degrado dei territori montani, si ricorre all’affidamento degli alpeggi tramite bandi. Ritengo che ognuno sia libero di esprimere la propria opinione, ma nel farlo dovrebbe dare informazioni corrette e non creare inutile allarmismo”.
Guardando, invece, alla questione legata alla realizzazione di un “manufatto adibito a ristorazione” in realtà si tratta di un chiosco di 35 mq con annessi bagni a servizio del parco, Arrigoni Battaia precisa: “L’iter burocratico è stato avviato nel 2021 e i lavori potranno contare anche su un finanziamento regionale ottenuto da ITB. La superficie occupata dalle attrezzature per il parco ludico-ricreativo, con strutture completamente amovibili e di carattere temporaneo (ad eccezione di due scivoli da gioco), sarà di circa 1.350 mq (vedi delibera GC 116/2021). Il parco potrebbe avere un’estensione di 26'000,00 mq. La superficie richiesta si rende necessaria per una distribuzione ottimale dei percorsi e dei giochi che saranno fruibili da tutti in quanto l’area rimarrà aperta”.
Il progetto dell’ampliamento del bacino per l’innevamento, risalente al 2018, ha già ottenuto il benestare e tutte le autorizzazioni necessarie dagli enti superiori.
In ultimo, ma non in ordine di importanza, va sottolineato che i piani di Bobbio sono stati definiti “Ambiti Sciabili” sia nel PGT (Piano di Governo del Territorio) approvato dal Comune di Barzio, che nel PTCP di Lecco (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) e come tali possono essere oggetto di realizzazione di impianti e infrastrutture destinate alla pratica degli sport invernali. Proprio per tali motivi il PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale), approvato nel 2016 dalla amministrazione precedente, che costituisce il naturale collegamento del parco delle Grigne e del parco delle Orobie, non interessa l’area dei piani di Bobbio.