Lecco: Luna Park nell'area 'ridotta', sabato si comincia. Ma i giostrai non festeggiano
Ci siamo, il conto alla rovescia è ufficialmente partito. Tempo tre giorni e si alzerà il sipario sul Luna Park di Lecco, quasi pronto ad accendere i motori delle sue coloratissime attrazioni per la grande gioia dei più piccoli, che dopo i due anni di stop dovuto al Covid potranno tornare a divertirsi su autoscontri, Brucomela e giostre di ogni tipo, nelle tre settimane a partire da sabato 9 (incluso dunque il week-end pasquale e quello del 25 aprile). Non per tutti, però, il clima sarà di festa.
Per i proprietari delle strutture che hanno iniziato a fare la loro comparsa in zona Bione, infatti, l'entusiasmo di poter riprendere l'attività anche a Lecco dopo la pausa forzata per la pandemia è decisamente smorzato dalle nuove disposizioni del Comune, che quest'anno ha riservato loro uno spazio più piccolo rispetto a quello abitualmente concesso - tanto da poter accogliere 15 giostre in meno - e anche più "dispersivo", occupando una superficie meno compatta accanto ai campi da calcio del Bione. A tutto ciò, poi, si aggiungono altri problemi: in primis la mancanza di un parcheggio adeguato, in secondo luogo la stretta vicinanza delle roulotte delle persone che da più o meno tempo hanno preso "residenza" nell'area.
"Sono entrambi aspetti che potrebbero dissuadere molte persone dal venire a trovarci" hanno commentato i membri della famiglia Pivetta, presenza fissa al Luna Park di Lecco ormai da decenni. "Alla fine siamo qui, ma a denti stretti e con un po' di amaro in bocca: con le nuove disposizioni abbiamo anche dovuto rinunciare a portare una giostra perché lo spazio non era sufficiente. In più questa cornice così ristretta non è adeguatamente attrezzata, sembra di essere tornati indietro a cinquant'anni fa: per collegarci alla corrente - avendo bisogno di una quantità di Watt abbastanza elevata - abbiamo dovuto noleggiare dei cavi più lunghi, altrimenti non avremmo avuto l'elettricità; inoltre, con il massimo rispetto per le persone che ci vivono, le roulotte all'ingresso non offrono un gran bello spettacolo, essendo sparse qua e là. Sarà difficile guadagnare qualcosa da queste tre settimane, visti anche i forti rincari con cui dovremo fare i conti, e di certo non siamo stati aiutati. Lo dico a malincuore, ma nelle venti e più città che abbiamo girato non abbiamo mai trovato una situazione come questa".
Due componenti della famiglia Pivetta
Cristopher, primo a sinistra, con alcuni collaboratori
Dello stesso avviso il milanese Steven, a Lecco con una giostra a tema "Jurassic World" per i più piccoli. "Vengo qui con mio padre fin da quando ero bambino, ma quest'anno ci siamo davvero sentiti poco considerati: nessuno ha chiesto il nostro parere, l'area è stata semplicemente ridotta" ha ammesso. "Posso capire la necessità del Comune di contemperare esigenze diverse, ma penso anche che si sarebbe potuto trovare un compromesso con i Vigili del Fuoco per lasciarci utilizzare la solita zona. In questo modo ne siamo usciti male tutti. Tra l'altro, abbiamo saputo che il prossimo anno potrebbe non essere disponibile nemmeno questo spazio. Spero davvero che non sia così, Lecco ci ha sempre accolto bene, per noi è un piacere venire qui nonostante tutto".
La famiglia Ricci
Concetti, questi, condivisi da pressochè tutti i giostrai incontrati questa mattina al Bione, la maggior parte dei quali "storici" in città, come la signora Debora Busato, il giovane Cristopher e la famiglia Ricci, presente al Luna Park all'ombra del Resegone da ben 47 anni consecutivi, con tre generazioni. Di contro, la voglia di ripartire e di lasciarsi alle spalle il tempo della pandemia è tanta, con la speranza che almeno il meteo non giochi brutti scherzi.
Lenny con il figlio
"Mi è stata raccontata la leggenda secondo cui a Lecco le giostre portano sempre la pioggia" ha commentato con un sorriso Lenny, "new entry" proveniente da Novara. "In realtà posso assicurare che accade così ovunque, per qualche strana ragione... Oggi c'è il sole, speriamo si possa continuare così. Io sono nuovo, quello che posso dire è che il Comune mi è sembrato collaborativo, tutto sommato, ma d'altro canto non posso sapere com'era la situazione negli anni passati. Certamente non sono soddisfatto per l'assenza del parcheggio: essendo lontani dal centro, difficilmente le famiglie potranno venire qui a piedi, e magari molte di loro finiranno per rinunciare. Mi auguro che non sia così, vogliamo solo goderci queste settimane sperando che tutto vada per il meglio".
B.P.