CAG, ora si mettono in vendita anche gli arredi: una scelta profondamente errata
Ha veramente dell’incredibile la messa in vendita, da parte dell’Amministrazione Comunale, di arredi, sedie, poltrone e strumenti musicali, una volta utilizzati dal Centro di Aggregazione Giovanile CAG. Non solo Amministrazione e Sindaco Ghezzi hanno deciso di cancellare lo spazio educativo del CAG, ma ora stabiliscono di fare cassa con la vendita degli arredi e degli strumenti musicali che potrebbero invece essere donati alla scuola secondaria Manzoni, al cui interno è presente da molti anni l’indirizzo musicale.
Che con la scuola, l’istruzione e le politiche giovanili il Sindaco, la giunta e la maggioranza avessero poca affinità, lo testimonia la totale assenza, nei quattro anni di mandato, di progetti e iniziative rivolte a questi ambiti della vita dei giovani. Ma in questo caso si fa di peggio, si chiude l’unico luogo comunale di aggregazione dei giovani, eliminando spazio all’attività scolastica per far posto all’Archivio Storico comunale, e non preoccupati dello spazio di natura educativa sottratto, si decide anche di vendere gli strumenti musicali invece di donarli alla scuola Manzoni attraverso lo strumento amministrativo del Piano di Diritto allo Studio.
Carissimi Sindaco, Giunta e maggioranza tutta, i nostri ragazzi hanno sempre più bisogno di educatori che si prendano cura di loro, oltre la scuola e la famiglia, all’interno di spazi pensati per la loro formazione. Secondo questa logica riteniamo profondamente errata la scelta di chiudere il CAG, di non investire risorse nelle politiche giovanili creando spazi di aggregazione e progetti di cultura che possano stimolare la crescita dei giovani.
Che con la scuola, l’istruzione e le politiche giovanili il Sindaco, la giunta e la maggioranza avessero poca affinità, lo testimonia la totale assenza, nei quattro anni di mandato, di progetti e iniziative rivolte a questi ambiti della vita dei giovani. Ma in questo caso si fa di peggio, si chiude l’unico luogo comunale di aggregazione dei giovani, eliminando spazio all’attività scolastica per far posto all’Archivio Storico comunale, e non preoccupati dello spazio di natura educativa sottratto, si decide anche di vendere gli strumenti musicali invece di donarli alla scuola Manzoni attraverso lo strumento amministrativo del Piano di Diritto allo Studio.
Carissimi Sindaco, Giunta e maggioranza tutta, i nostri ragazzi hanno sempre più bisogno di educatori che si prendano cura di loro, oltre la scuola e la famiglia, all’interno di spazi pensati per la loro formazione. Secondo questa logica riteniamo profondamente errata la scelta di chiudere il CAG, di non investire risorse nelle politiche giovanili creando spazi di aggregazione e progetti di cultura che possano stimolare la crescita dei giovani.
Cittadini Uniti per Calolziocorte