Ultimi giorni per il treno 2895: cambio di destinazione non giustificato e non discusso
Secondo l’orario pubblicato da Trenord, tra pochi giorni, esattamente da venerdì 1 aprile 2022, il treno 2895 (ex 2555), in piena fascia di punta del mattino (Colico 6.09 - Lecco 7.19 – Milano Centrale 8.07), vedrà modificare il proprio capolinea di arrivo da Milano Centrale a Milano Rogoredo. La modifica d’orario di questo treno, che è tra i più affollati e frequentati della tratta Colico-Lecco- Milano, comporterà inevitabilmente disagi per i moltissimi viaggiatori e pendolari che lo utilizzano, con conseguenti allungamenti dei tempi di percorrenza e sovraffollamenti sui rimanenti RE.
Come noto, questo ingiustificato cambio di capolinea del 2895 fa parte di un progetto più ampio di Regione ed RFI, mai però presentato pubblicamente ai Rappresentanti dei Viaggiatori, dei Comitati o alle Associazioni dei Consumatori nei preposti Tavoli di Quadrante; tale piano si pone l’obiettivo di spostare tutti e 4 gli utilissimi “direttini” da Centrale a Rogoredo. In tal modo verrebbe così frammentata la maglia del cadenzamento nelle fasce di punta e che oggi prevede un’offerta di cinque “Regioexpress” ogni 30’ tra Milano Centrale e Lecco al mattino ed alla sera.
Risulta del tutto risibile la motivazione ufficiosa e non supportata da adeguate analisi, secondo la quale lo scopo di questa operazione sarebbe quella di incrementare la capacità della stazione di Milano Centrale, non tenendo per di più in alcun modo conto delle specificità di questa linea. La modifica di orario, con la conseguente minor appetibilità del Servizio Ferroviario, risulta anche in aperto contrasto con gli obiettivi di transizione ecologica previsti nel PNRR, finalizzati ad incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico.
Inoltre, viene attuata in un periodo congiunturale certamente non favorevole per i cittadini e le famiglie per le note vicende del COVID e della guerra in Ucraina. Nonostante le assicurazioni pubblicamente espresse da parte dell’assessore Terzi nel corso della Conferenza del TPL del 10 dicembre scorso, Regione non ha aperto su questo tema alcun tipo di confronto, né con gli utenti, né con tutti gli Amministratori locali del territorio interessato.
Il provvedimento è stato quindi deliberato con modalità discutibili in quanto privo della benché minima esposizione di ragionate e documentate motivazioni agli Enti Locali interessati ed ai Rappresentanti dei Viaggiatori e degli Utenti, che devono essere obbligatoriamente coinvolti prima di procedere alle modifiche della programmazione degli orari dei servizi ferroviari (art. 11 della L.R. 6/2012 e art. 28 del vigente Contratto di Servizio).
Abbiamo pertanto invitato i Presidenti di provincia ed i Sindaci dei territori interessati, nonché i Consiglieri regionali, a chiedere l’immediata sospensione del provvedimento, sollecitandoli a svolgere ogni azione utile volta ad assicurare il mantenimento di tutti i treni diretti tra Lecco e Milano Centrale.
Giorgio Dahò (per il Comitato Pendolari Lecco Milano), Francesco Ninno (Pendolari del Meratese), Mary Fogli (Trasporti Lecchese)