Lecco: una speranza per la Siria dimenticata, incontro col parroco di Aleppo
Nel pieno del conflitto in Ucraina, la non meno tragica situazione di molte aree mediorientali è passata in secondo piano, travolta dagli ulteriori danni che la guerra – qualsiasi guerra – porta con sé. Danni materiali e sociali ma anche e soprattutto umani e personali, che sembrano far perdere ogni speranza per il futuro. Anche di questo si parlerà nell’incontro “Una speranza per la Siria dimenticata” (giovedì 31 marzo ore 20.45, chiesa di San Francesco in piazza Cappuccini a Lecco), che vedrà come protagonista padre Ibrahim Alsabagh, parroco della comunità latina di Aleppo: il francescano è molto noto anche in Italia per la sua azione a favore della popolazione, al di là della fede religiosa. Aleppo è la seconda città siriana, ed ha pagato duramente la guerra più o meno strisciante che da oltre 10 anni sta dilaniando il Paese.
Padre Ibrahim incontrerà i lecchesi e, come sta facendo ormai da qualche settimana, racconterà quanto anche il conflitto in Ucraina sta pesando sui Paesi mediorientali ed in particolare la Siria, che necessita di una larga solidarietà internazionale perché possa continuare l’opera di ricostruzione e vengano progressivamente eliminati i focolai di guerra ancora accesi in diverse aree del Paese. La Chiesa cattolica locale non smette di impegnarsi nell’opera di aiuto sociale ed umano alla popolazione, ma il compitosi sta dimostrando sempre più gravoso e difficile: eppure la speranza non si spegne, grazie anche all’aiuto che può venire dalla comunità cattolica internazionale.
L‘incontro con padre Ibrahim, organizzato dalla Parrocchia di San Francesco e dal Centro Culturale Alessandro Manzoni di Lecco, sarà moderato da Giulio Boscagli. Si svolgerà in presenza nella chiesa parrocchiale di piazza Cappuccini, ma potrà essere seguito in diretta streaming sui canali YouTube Parrocchia San Francesco Lecco e Centro Culturale Alessandro Manzoni Lecco.
Ibrahim Alsabagh nasce a Damasco, Siria, nel 1971, da una famiglia cristiana. Cresce nella capitale dove si diploma, iscrivendosi in seguito alla Facoltà di medicina. Dopo tre anni di università decide di rivoluzionare la sua vita. Inizialmente entra in un seminario orientale, poi sente la chiamata a entrare nell’Ordine dei Frati minori e a servire la Custodia di Terra Santa. Nel 2014 gli viene chiesta la disponibilità ad andare in Siria, ad Aleppo, come parroco. Ad Aleppo ancora vive e lì svolge la sua attività pastorale.
Padre Ibrahim incontrerà i lecchesi e, come sta facendo ormai da qualche settimana, racconterà quanto anche il conflitto in Ucraina sta pesando sui Paesi mediorientali ed in particolare la Siria, che necessita di una larga solidarietà internazionale perché possa continuare l’opera di ricostruzione e vengano progressivamente eliminati i focolai di guerra ancora accesi in diverse aree del Paese. La Chiesa cattolica locale non smette di impegnarsi nell’opera di aiuto sociale ed umano alla popolazione, ma il compitosi sta dimostrando sempre più gravoso e difficile: eppure la speranza non si spegne, grazie anche all’aiuto che può venire dalla comunità cattolica internazionale.
L‘incontro con padre Ibrahim, organizzato dalla Parrocchia di San Francesco e dal Centro Culturale Alessandro Manzoni di Lecco, sarà moderato da Giulio Boscagli. Si svolgerà in presenza nella chiesa parrocchiale di piazza Cappuccini, ma potrà essere seguito in diretta streaming sui canali YouTube Parrocchia San Francesco Lecco e Centro Culturale Alessandro Manzoni Lecco.
Ibrahim Alsabagh nasce a Damasco, Siria, nel 1971, da una famiglia cristiana. Cresce nella capitale dove si diploma, iscrivendosi in seguito alla Facoltà di medicina. Dopo tre anni di università decide di rivoluzionare la sua vita. Inizialmente entra in un seminario orientale, poi sente la chiamata a entrare nell’Ordine dei Frati minori e a servire la Custodia di Terra Santa. Nel 2014 gli viene chiesta la disponibilità ad andare in Siria, ad Aleppo, come parroco. Ad Aleppo ancora vive e lì svolge la sua attività pastorale.