Lecco: addio a Graziano Calvi, avvocato e cattolico impegnato nell'associazionismo
Lecco saluta un'altra toga. Si è spento nelle scorse ore l'avvocato Graziano Calvi. Aveva 84 anni.
Insieme all'inseparabile consorte, la signora Maria Luisa, insegnante di francese in pensione, l'avvocato Calvi aveva fatto parte, con ruoli di primo piano, di diverse associazioni, a cominciare dal Movimento Ecclesiale d'Impegno Culturale, con personaggi di spicco della città quali, solo per fare alcuni nomi, l'ex procuratore capo Anna Maria Delitala, il notaio Manetto Fabroni e l'ex preside del liceo classico Manzoni Lamberto Riva.
Con Jole Crippa Romeo, Caterina Carrà e Carla Cattaneo, nel 1979, poi, aveva portato a Lecco, l'AVO - l'Associazione Volontari Ospedalieri - nata soltanto quattro anni prima a Sesto San Giovanni. E sempre all'Ospedale Manzoni aveva fatto anche parte del Comitato Etico.
Molto apprezzato nella professione, aveva aderito all'Associazione dei Giuristi Cattolici alla quale, in passato, sono stati iscritti anche il il Giudice Carlo Cecchetti ed i colleghi Umberto Tomalino, Mauro Bussani, Giuseppe Ambrogio e tanti ancora. Stimato in Tribunale a Lecco e non solo, per anni è stato inoltre presidente dell'Ordine degli avvocati.
"Esperto, tra le altre materie, in Diritto di Famiglia, ha saputo coniugare il ruolo di pater familias e patriarca del suo caldo nucleo familiare, con quello di sapiente consigliere e medico di anime delle coppie in crisi coniugale, che gli si rivolgevano per la riconosciuta esperienza e capacità di conciliazione di cause partite in salita e risolte con equità e lungimiranza" ricorda la collega Sonia Bova. "Profondamente innamorato degli affetti familiari, ha conciliato con saggezza ed equilibrio l'inconciliabile ruolo di padre, sposo, uomo di Dio, giurista, difensore e "senior" dei più disparati consessi cittadini, avendo animato, con la sua intelligenza vivace e pronta, organismi ecclesiali e civili, a tutti fornendo un valido apporto, distinguendosi, in ogni ambiente, per la signorilità del tratto umano e la bonarietà dell'animo. Lo ricorderemo con stima e riconoscenza per il buon operato, conservando di lui una memoria indelebile, tanta è la gratitudine per il bene da lui profuso a piene mani".
L'avvocato Calvi, lascia oltre alla moglie Maria Luisa, i figli Paola, Umberto (professore di Lettere al Bertacchi) e Benedetta (suor Chiara Beatrice, priora della delle Clarisse del Monastero milanese di Piazza Piccoli Martiri), i nipoti e i fratelli Pietro e Giovanna.
I funerali saranno celebrati domani, martedì 22 marzo, nella chiesa di Castello alle 15.30. La salma proseguirà poi per la cremazione, come da sua volontà.
Insieme all'inseparabile consorte, la signora Maria Luisa, insegnante di francese in pensione, l'avvocato Calvi aveva fatto parte, con ruoli di primo piano, di diverse associazioni, a cominciare dal Movimento Ecclesiale d'Impegno Culturale, con personaggi di spicco della città quali, solo per fare alcuni nomi, l'ex procuratore capo Anna Maria Delitala, il notaio Manetto Fabroni e l'ex preside del liceo classico Manzoni Lamberto Riva.
Con Jole Crippa Romeo, Caterina Carrà e Carla Cattaneo, nel 1979, poi, aveva portato a Lecco, l'AVO - l'Associazione Volontari Ospedalieri - nata soltanto quattro anni prima a Sesto San Giovanni. E sempre all'Ospedale Manzoni aveva fatto anche parte del Comitato Etico.
Molto apprezzato nella professione, aveva aderito all'Associazione dei Giuristi Cattolici alla quale, in passato, sono stati iscritti anche il il Giudice Carlo Cecchetti ed i colleghi Umberto Tomalino, Mauro Bussani, Giuseppe Ambrogio e tanti ancora. Stimato in Tribunale a Lecco e non solo, per anni è stato inoltre presidente dell'Ordine degli avvocati.
"Esperto, tra le altre materie, in Diritto di Famiglia, ha saputo coniugare il ruolo di pater familias e patriarca del suo caldo nucleo familiare, con quello di sapiente consigliere e medico di anime delle coppie in crisi coniugale, che gli si rivolgevano per la riconosciuta esperienza e capacità di conciliazione di cause partite in salita e risolte con equità e lungimiranza" ricorda la collega Sonia Bova. "Profondamente innamorato degli affetti familiari, ha conciliato con saggezza ed equilibrio l'inconciliabile ruolo di padre, sposo, uomo di Dio, giurista, difensore e "senior" dei più disparati consessi cittadini, avendo animato, con la sua intelligenza vivace e pronta, organismi ecclesiali e civili, a tutti fornendo un valido apporto, distinguendosi, in ogni ambiente, per la signorilità del tratto umano e la bonarietà dell'animo. Lo ricorderemo con stima e riconoscenza per il buon operato, conservando di lui una memoria indelebile, tanta è la gratitudine per il bene da lui profuso a piene mani".
L'avvocato Calvi, lascia oltre alla moglie Maria Luisa, i figli Paola, Umberto (professore di Lettere al Bertacchi) e Benedetta (suor Chiara Beatrice, priora della delle Clarisse del Monastero milanese di Piazza Piccoli Martiri), i nipoti e i fratelli Pietro e Giovanna.
I funerali saranno celebrati domani, martedì 22 marzo, nella chiesa di Castello alle 15.30. La salma proseguirà poi per la cremazione, come da sua volontà.