UP - Un Percorso/42 - Sette rifugi in provincia di Lecco che meritano di essere visitati
Da semplici punti di appoggio e presidi in caso di emergenza, negli ultimi anni i rifugi di montagna stanno diventando sempre più delle vere e proprie strutture ricettive, intorno alle quali si crea un movimento di turismo: ormai, sono a tutti gli effetti sinonimo di ospitalità e buona cucina di montagna, e in montagna. Le montagne lecchesi ospitano numerosi rifugi. In questa nuova puntata di UP - Un Percorso ve ne proponiamo sette che meritano assolutamente una visita.
Rifugio Ariaal (1.330m slm)
Partenza: Premana, Via Giabbio
Durata: 1h 30min Dislivello: 580m
Difficoltà: facile
Siamo in Alta Valsassina, alle pendici del Piz d'Alben, tra Casargo e Premana. Il Rifugio Ariaal, che abbiamo incontrato di recente nella nostra rubrica, è aperto da poco e gestito da tre ragazzi giovani. Si raggiunge con una semplice escursione di circa un'ora e mezza, alla portata di tutti, partendo dalla zona industriale di Premana (Via Giabbio). Il rifugio è inoltre servito da una strada agrosilvopastorale.
Rifugio Bietti-Buzzi (1.719m slm)
Partenza: Esino Lario, Alpe Cainallo
Durata: 1h 40minDislivello: 289m
Difficoltà: facile
Il Rifugio Bietti-Buzzi è uno dei più famosi delle Grigne, base per numerose ascensioni al Grignone. Il rifugio si trova nella conca del Releccio, nel versante ovest della Grigna settentrionale, nel territorio di Mandello. La partenza dell'escursione è all'Alpe Cainallo, a Esino, e si raggiunge il rifugio con una facile escursione di un'ora e quaranta con poco dislivello, che passa dalla famosa Porta di Prada.
Rifugio Casera Vecchia di Varrone (1.675m slm)
Partenza: Premana, Via Giabbio
Durata: 2h 45minDislivello: 940m
Difficoltà: facile
Escursione lunga ma semplice nel cuore dell'Alta Valvarrone. Il percorso si svolge per la quasi totalità su strada agrosilvopastorale e su mulattiera con partenza sempre dalla zona industriale di Premana. Il Rifugio Casera Vecchia di Varrone sorge in una bella conca ai piedi del Pizzo Varrone, in mezzo alla natura incontaminata. La lunga camminata sarà ripagata dagli ottimi pizzoccheri del rifugio!
Rifugio Rosalba (1.730m slm)
Partenza: Piani Resinelli
Durata: 2hDislivello: 555m
Difficoltà: intermedio
Spostiamoci ora in Grignetta. Il Rifugio Rosalba non ha bisogno di presentazioni: è un famoso e molto frequentato rifugio a ridosso dei maestosi torrioni del versante ovest della Grigna meridionale. L'escursione più semplice per arrivarci parte dai Piani Resinelli seguendo il Sentiero delle Foppe per circa due ore di cammino. Il sentiero non è particolarmente impegnativo, ma in alcuni tratti tira un po'.
Rifugio Grassi (1.987m slm)
Partenza: Introbio
Durata: 3h 30minDislivello: 1.423m
Difficoltà: intermedio
Immerso nel silenzio e nella natura. Il Rifugio Grassi è si trova a ridosso della Bocchetta di Camisolo, lungo il tracciato della Dorsale Orobica Lecchese, ai piedi del Pizzo Tre Signori. La via di salita più semplice è quella che, partendo da Introbio, sale fino alla Val Biandino e, da lì, poi prosegue fin su al rifugio. In totale si cammina per tre ore e mezza, ma il sentiero non è particolarmente difficile.
Rifugio Azzoni (1.875m slm)
Partenza: Lecco, Piazzale funivia
Durata: 3h Dislivello: 1.265m
Difficoltà: intermedio
Con il suo inconfondibile colore rosso, il Rifugio Azzoni, in vetta al Resegone, è a ragione uno dei rifugi più conosciuti di tutta la Lombardia. Come abbiamo già visto altre volte su UP, si può raggiungere con molti sentieri. Il più classico, ma anche abbastanza impegnativo, è il sentiero 1 che parte da Lecco, dal piazzale della funivia a Versasio. Un'alternativa più semplice è quella da Morterone.
Rifugio Brioschi (2.410m slm)
Partenza: Pasturo
Durata: 3h 30minDislivello: 1.580m
Difficoltà: intermedio
Senza dubbio IL rifugio della provincia di Lecco! Il Rifugio Brioschi è proprio in cima al Grignone, a 2.410m di quota. Il sentiero meno difficile (ma con tanto dislivello) parte da Pasturo: o dal paese, o dalla località Balisio. Complessivamente bisogna mettere in conto di camminare circa tre ore e mezza. Più breve, con meno dislivello ma per escursionisti esperti è invece la Via della Ganda che parte dal Cainallo.
Michele Castelnovo