Lecco, tavolini: 'siamo ben oltre gli spazi concessi, il regolamento serve'

E' pronto il nuovo Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico di strutture temporanee di arredo e dehors a servizio di pubblici esercizi di somministrazione e per il consumo sul posto del Comune di Lecco. “Un documento di 12 articoli che ci permetterà di governare l’occupazione del suolo pubblico per queste attività e che è frutto del lavoro di ascolto fatto con gli esercenti e le associazioni di categoria” ha detto l’assessore al Commercio Giovanni Cattaneo, presentandolo alla commissione seconda. Il nuovo regolamento sarà valido su tutto il territorio comunale, ma individua tre specifici ambiti di attenzione - piazza XX settembre, piazza Cermenati e i cosiddetti vicoli (vicolo Airdoli, via del Pozzo, vicolo Anghileri, via del Torchio, via Canonica e vicolo Granai) - e due macro-categorie di occupazione: le strutture di arredo, che prevedono una concessione della durata massima di un anno e i dehors la cui concessione vale invece da un minimo di un anno ad un massimo di cinque.


L’articolo 6 del regolamento va a definire lo spazio che l’occupazione deve lasciare per il transito pedonale e delle persone con disabilità, l’altezza massima delle delimitazioni materiali, le caratteristiche dei materiali e delle finiture degli elementi di copertura per andare in una logica di sempre maggiore uniformità. Qui si stabilisce anche che la valutazione delle proposte di dehors è di competenza della commissione comunale del Paesaggio e che è prevista la posa di borchie metalliche di segnaletica posate a terra per identificare gli spazi negli ambiti specifici e permettere una loro agevole riconoscibilità sia per gli esercenti sia in fase di controllo. Per quanto riguarda il centro sono stati identificati nei luoghi all’interno dei vicoli dove sarà possibile chiedere l’occupazione del suolo pubblico per incentivare la presenza di tavolini; in piazza XX settembre sono state delimitate le aree ‘concedibili’, in piazza Cermenati sono state individuate delle isole di tavolini vicine alle attività commerciali ma non esattamente in loro corrispondenza per lasciare spazio di transito e poi sono stati previsti dei posti extra che possono essere richiesti da quelle attività che sono entro i cento metri di distanza. Tra le novità introdotte dal regolamento, le sanzioni: dopo tre violazioni per abuso di spazio si incorre in una sospensione della concessione, dopo tre violazione per mancato rispetto delle norme del regolamento scatta la revoca. Il 2022 rappresenterà una sorta di sperimentazione, dal momento che le attuali concessioni, in scadenza al 31 marzo, saranno prorogate alle precedenti condizioni fino al 30 settembre.


Pioggia di critiche da parte dell’opposizione: “Lo stato di emergenza oggi è di allerta massima, c’è il Covid che è in risalita e ci si è messa la guerra in Ucraina, il quadro non è dei migliori - ha detto il portavoce di Appello per Lecco Corrado Valsecchi - Non mi sembra che la priorità delle Comune di Lecco siano i tavolini e gli ombrelloni”. Simone Brigatti, Forza Italia, ha sottolineato come le attività economiche non siano affatto uscite dalla pandemia e dalle sue ricadute sui conti, mentre Peppino Ciresa ha espresso delle perplessità sulle sanzioni previste. Marco Caterisano, del mestiere e consigliere di Fratelli d’Italia, ha ricordato che “le aziende hanno lavorato meno durante la pandemia e per questo mi aspettavo che l’amministrazione le agevolasse, mentre con queste regolamento si andrà a chiedere loro di spendere altri soldi”. Di diverso avviso Matteo Ripamonti di Fattore Lecco: “Ci sono in gioco interessi diversi che devono stare insieme, se rimandiamo l’applicazione del regolamento questi interessi non si ricomporranno da soli”. Anche Alberto Anghileri di "Con la sinistra cambia Lecco" ha giudicato il provvedimento utile e necessario, oltre a sottolineare il fatto che entrerà in vigore in maniera graduale.

L’assessore Cattaneo ha cercato di rispondere ai nodi sollevati: “A Lecco abbiamo circa 310/320 richieste di occupazione di suolo pubblico da parte di attività commerciali, di queste solo 22 riguardano le piazze centrali. Oggi non ci sono regole univoche per tutta la città, inoltre per via del Covid abbiamo riscoperto luoghi che possono essere valorizzati, ma servono delle indicazioni. Noi proponiamo un regolamento per avere regole chiare su tutto il territorio, con particolare attenzione al centro, dove la differenza tra quello che è stato concesso in passato e quello che andiamo a delimitare è quasi nulla, ma partiamo dal fatto che il suolo pubblico è pubblico e oggi siamo ben oltre le autorizzazioni concesse”.
M.V.
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