Il Fondo Zanetti, in collaborazione con il Comune di Lecco, promuove per sabato 12 marzo dalle 9.30 alle 12.30 l'incontro dal titolo "Casa e Lavoro. Donne libere di ripartire in autonomia". Nel corso della mattinata si approfondiranno esperienze in atto o possibili sul tema della casa e della professione, anche in relazione al Reddito di Libertà, un sostegno economico destinato alle donne vittime di violenza, seguite dagli appositi centri e/o dai servizi sociali. Nella violenza di genere, infatti, è determinante l'aspetto economico, che spesso si affianca a quello fisico e psicologico: incide profondamente sulle vittime, che non lasciano contesti di abuso per paura di non poter provvedere economicamente a sé stesse e ai propri figli. L'emergenza pandemica, inoltre, ha messo in evidenza un intollerabile aumento delle violenze domestiche, una diminuzione delle opportunità di crescita della realizzazione personale e professionale, e un peggioramento delle condizioni di lavoro con la difficoltà di conciliarlo con famiglia e vita privata. Il Fondo Zanetti è nato proprio per questo aiuto fondamentale, e dal 2014 sostiene le donne nell’inserimento lavorativo, per l’indipendenza delle vittime più fragili.
"Quella dell'8 marzo è una ricorrenza che ha lo scopo di porre l’attenzione sui diritti e sulle conquiste sociali, economiche e politiche di cui le donne sono state protagoniste nell’ultimo secolo, così come sulle discriminazioni e le violenze che ancora oggi le riguardano: solitamente questa data mobilita attiviste e attivisti che scendono in piazza, organizzando manifestazioni che promuovono messaggi di parità e inclusione" commentano gli organizzatori dell'incontro di sabato. "Quest'anno la celebrazione cade in tempo di guerra, il conflitto in corso tra Ucraina e Russia tocca la nostra sensibilità di cittadini europei scuotendo profondamente la nostra quotidianità, soprattutto delle donne. Quelle che “resistono” hanno raffigurati nei loro volti sgomento, paura, angoscia, ma anche forza e capacità di resilienza, mentre sono in fuga da città spettrali con i propri figli sotto la terra che trema. Ma quale ruolo hanno oggi nei contesti di guerra e pace? La risoluzione 1325 delle Nazioni Unite su donne, pace e sicurezza, approvata all’unanimità nel 2000 dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, mirava a riaffermare l’importanza del ruolo della donna, sia nella prevenzione che nella risoluzione dei conflitti e nei negoziati, poiché a loro viene riconosciuta una forte capacità di favorire il dialogo tra le diverse fazioni coinvolte e di aumentare la trasparenza e il carattere inclusivo e sostenibile dei processi di pace. Un augurio a tutti noi, dunque, ricordando la frase di una celebre donna scienziata: «Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra».
La conferenza di sabato 12 sarà trasmessa
anche in streaming, tramite il link che sarà pubblicato a breve sul
sito del Comune di Lecco.