UP – Un Percorso/40: a caccia di tramonti sul Monte Palanzone
Il Monte Palanzone (1.436m slm) è una delle cime principali del Triangolo Lariano, seconda per altezza solo al Monte San Primo. L’aspetto di questa montagna è quello di un dolce dosso erboso. La vetta, dove si trova una particolare cappelletta piramidale, è raggiungibile con una semplice camminata dalla Colma di Sormano. In alternativa, è possibile salire con un percorso leggermente più lungo e impegnativo, come quello che vi presentiamo in questo nuovo numero di UP – Un Percorso, con partenza dall’Alpe del Viceré, sopra ad Albavilla (CO).
Dalla vetta del Monte Palanzone si può ammirare una bella vista aperta verso ovest. Un’idea per l’escursione è salire nel pomeriggio per ammirare un fantastico tramonto in cima al Palanzone: si potrà ammirare il sole che si eclissa alle spalle del Monte Rosa, con il lago in primo piano. Davvero una bella esperienza! Dovendo poi tornare a valle al buio, è indispensabile essere attrezzati con torce e frontaline.
Il sentiero che vi presentiamo oggi non è particolarmente difficile, ma dura circa 1 ora e 40 minuti con un dislivello di poco più di 500 metri. L’itinerario si svolge prevalentemente su mulattiera, tranne l’ultimo tratto in cui bisogna risalire dritto per dritto, con uno sforzo fisico importante, la ripida cresta erbosa.
Sentiero: nn
Durata: 1 ora 40 minuti
Dislivello: 533m
Difficoltà CAI: E
Sulla destra dell’Alpe, seguiamo la strada asfaltata che passa davanti ai ristoranti e a fianco del Jungle Raider Park. Dopo una decina di minuti, camminando sempre su strada, si arriva al ristorante Rifugio Cacciatori. Qui termina l’asfalto e inizia la mulattiera con il fondo di sassi. Il tracciato, che si svolge interamente nel bosco, non offre grandi emozioni, se non qualche scorcio di vista sulla Brianza e i suoi laghi. Dopo poco meno di 40 minuti di cammino, in cui si alternano tratti pianeggianti e alcune rampe di salita, si giunge nei pressi del Rifugio Capanna Mara (1.125m slm).
Lasciando sulla destra la rampa che porta al rifugio, proseguiamo sulla mulattiera e saliamo un paio di tornanti blandi fino ad arrivare a un incrocio dove c’è la deviazione per il Monte Bolettone (circa 30 minuti da qui). La ignoriamo e, svoltando a destra, proseguiamo sulla mulattiera. Dopo un breve tratto pianeggiante, il sentiero inizia a scendere in discesa. Quando sono passati circa 45 minuti dalla partenza dall’Alpe del Viceré arriviamo così alla Bocchetta di Lemna (1.115m slm).
La mulattiera prosegue nel bosco e gradualmente riprende quota. Dopo circa mezz’ora (1 ora e 15 minuti dalla partenza), restando sempre sul tracciato principale, arriviamo alla Bocchetta di Palanzo (1.210m slm), dove già la vista inizia ad aprirsi verso ovest, sul ramo comasco del Lario e il Monte Rosa. Di fronte a noi, invece, vediamo il ripido versante sud del Palanzone che risaliremo a breve.
Superata la bocchetta, seguendo le indicazioni per il Monte Palanzone, un sentiero si stacca sulla destra della mulattiera. Lo imbocchiamo e affrontiamo l’ultima ripida salita. Il tracciato, come accennato, risale la cresta erbosa con pendenze sostenuto, dove è richiesto un buon allenamento fisico.
Dopo circa 30 minuti di salita no stop, quando è passata 1 ora e 40 minuti dalla partenza all’Alpe del Viceré, raggiungiamo la vetta del Monte Palanzone dove c’è la cappelletta sommitale. La vista è davvero molto bella e spazia, a est, sulle montagne lecchesi, sulla Brianza e i laghi a sud, sul lago e sull’arco alpino, con il Monte Rosa e il Monviso ben evidenti nelle giornate limpide, a ovest.
Dalla vetta del Monte Palanzone si può ammirare una bella vista aperta verso ovest. Un’idea per l’escursione è salire nel pomeriggio per ammirare un fantastico tramonto in cima al Palanzone: si potrà ammirare il sole che si eclissa alle spalle del Monte Rosa, con il lago in primo piano. Davvero una bella esperienza! Dovendo poi tornare a valle al buio, è indispensabile essere attrezzati con torce e frontaline.
Il sentiero che vi presentiamo oggi non è particolarmente difficile, ma dura circa 1 ora e 40 minuti con un dislivello di poco più di 500 metri. L’itinerario si svolge prevalentemente su mulattiera, tranne l’ultimo tratto in cui bisogna risalire dritto per dritto, con uno sforzo fisico importante, la ripida cresta erbosa.
Partenza: Alpe del Viceré (903m slm)
Arrivo: Monte Palanzone (1.436m slm)Sentiero: nn
Durata: 1 ora 40 minuti
Dislivello: 533m
Difficoltà CAI: E
Adatto ai bambini: sì
Il punto di partenza dell’escursione è l’Alpe del Viceré, raggiungibile in auto da Erba o da Albavilla, in Provincia di Como. È presente un ampio parcheggio dove lasciare la macchina (tariffa: 3€/giorno) e, inoltre, ci sono un parco, un parco avventura e diversi ristoranti.
Lasciando sulla destra la rampa che porta al rifugio, proseguiamo sulla mulattiera e saliamo un paio di tornanti blandi fino ad arrivare a un incrocio dove c’è la deviazione per il Monte Bolettone (circa 30 minuti da qui). La ignoriamo e, svoltando a destra, proseguiamo sulla mulattiera. Dopo un breve tratto pianeggiante, il sentiero inizia a scendere in discesa. Quando sono passati circa 45 minuti dalla partenza dall’Alpe del Viceré arriviamo così alla Bocchetta di Lemna (1.115m slm).
La mulattiera prosegue nel bosco e gradualmente riprende quota. Dopo circa mezz’ora (1 ora e 15 minuti dalla partenza), restando sempre sul tracciato principale, arriviamo alla Bocchetta di Palanzo (1.210m slm), dove già la vista inizia ad aprirsi verso ovest, sul ramo comasco del Lario e il Monte Rosa. Di fronte a noi, invece, vediamo il ripido versante sud del Palanzone che risaliremo a breve.
Superata la bocchetta, seguendo le indicazioni per il Monte Palanzone, un sentiero si stacca sulla destra della mulattiera. Lo imbocchiamo e affrontiamo l’ultima ripida salita. Il tracciato, come accennato, risale la cresta erbosa con pendenze sostenuto, dove è richiesto un buon allenamento fisico.
Dopo circa 30 minuti di salita no stop, quando è passata 1 ora e 40 minuti dalla partenza all’Alpe del Viceré, raggiungiamo la vetta del Monte Palanzone dove c’è la cappelletta sommitale. La vista è davvero molto bella e spazia, a est, sulle montagne lecchesi, sulla Brianza e i laghi a sud, sul lago e sull’arco alpino, con il Monte Rosa e il Monviso ben evidenti nelle giornate limpide, a ovest.
In alternativa, chi volesse evitare l’ultima parte ripida può allungare la camminata proseguendo sulla mulattiera verso il Rifugio Riella. Da lì si sale al Palanzone con un percorso meno ripido.
Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com
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