Lecco: positivo il rendiconto di gestione del 2021
Roberto Pietrobelli
Quest'ultimo, nel 2021, vale per Palazzo Bovara 47.288.247,90 euro, di cui 21.5 milioni costituiscono la parte accantonata, che non si può "toccare", 10.6 milioni rappresentano il vincolato e la restante quota libera ammonta a circa 15 milioni. Il risultato di gestione si ottiene invece sottraendo il valore dei pagamenti (57.8 milioni) e quello delle riscossioni (60). A questo vanno aggiunti i residui attivi e sottratti quelli passivi, oltre che sommato il fondo vincolato degli anni precedenti e tolto quello per il futuro: si ottiene così un risultato di 16 milioni di euro, 4 in più dello scorso anno.
Anche il valore dell’accertamento è stato superiore a quello previsto: “Il grado di riscossione della gestione di competenza del 2021 è salito rispetto a quello del 2020, tornando ad essere simile al pre-pandemia” ha chiarito Pietrobelli. "Il valore della gestione dei residui degli anni passati è invece diminuito, prevalentemente per la decisione del governo di bloccare questa attività, e questo ha alimentato il fondo dei crediti di dubbia esigibilità fino a 18 milioni. Lo stato patrimoniale dell’ente è in continuo aumento ed è molto positivo” ha concluso l’assessore.
“Io i bilanci li so leggere, e dopo un anno completamente gestito da questa Amministrazione posso dire che di cambio di passo non se ne parla proprio - ha commentato il portavoce di Appello per Lecco Corrado Valsecchi -. C’era un esercizio virtuoso che è rimasto tale anche perché non c’è stata spesa. Ci sono soldi, ci sono costi, ci sono ricavi, ma non ci sono state novità”. Qualche osservazione anche da parte del forzista Simone Brigatti che ha chiesto che fine abbiano fatto i 10 milioni di investimenti preventivati ma non spesi, mettendo poi in luce un ulteriore elemento: “Il conto economico mostra una gestione caratteristica negativa, siamo a meno 2 milioni e c’è un peggioramento radicale negli anni. Questo in un’azienda farebbe suonare un campanello di allarme”.
Pietrobelli ha replicato che la “gestione di un Comune non è paragonabile a quella delle imprese, perché un ente pubblico è molto più anelastico, dal momento che le sue spese sono i servizi che non possono essere facilmente sospesi a fronte di un calo delle entrate”.
M.V.