Lecco, grave marginalità: la rete funziona, meno persone in strada
Foto d'archivio di un intervento dei City Angels
Ad entrare nel dettaglio del lavoro di questa rete sono stati i soggetti coinvolti. “Al centro di accoglienza di via dell’Isola ospitiamo uomini adulti inviati dai servizi sociali dei Comuni della provincia, che si trovano in situazione di emarginazione e disagio sociale - ha spiegato Daniela Messina della cooperativa L’Arcobaleno, coordinatrice della struttura - Ci sono anche 13 posti di accoglienza nell’ambito del Sai, riservati a colo che hanno già ricevuto una forma di protezione sociale e stanno facendo un percorso di integrazione. Quello che facciamo con gli ospiti del centro è un affiancamento che ha l’obiettivo di promuovere la loro autonomia e la loro re-integrazione a livello abitativo e lavorativo. Si tratta di storie di grande vulnerabilità, per le quali è necessario recuperare la stabilità e l’equilibrio persi. Proprio per l’enorme difficoltà che caratterizza questi vissuti sono necessari percorsi di affiancamento di qualità, con la consapevolezza che il nostro sguardo e il nostro approccio alle persone può fare la differenza”.
Anche il rifugio notturno della Caritas a Maggianico ha un ruolo centrale in questa sfida. Fino al 27 aprile 2020 aperto solo nei mesi della cosiddetta emergenza freddo, da due anni il centro è aperto tutto l’anno dalle 18 alle 9: “In questo ultimo anno il rifugio ha cambiato fisionomia - ha detto Angela Missaglia della Caritas - non è più solo un luogo dove offriamo da mangiare e da dormire, ma siamo focalizzati anche sull’integrazione di queste persone e sulla loro ‘promozione umana’: cerchiamo di introdurle a percorsi di tirocinio con lo scopo di inserirle nel mondo del lavoro e abbiamo attivato percorsi di accompagnamento nella ricerca della casa. Facciamo anche un lavoro a livello legale e sanitario in collaborazione con la prefettura, la questura di Lecco e la ATS, perché molti sono gli ‘invisibili’ che senza residenza e documenti non hanno accesso a diritti fondamentali”.
I City Angels si rivolgono a chi, anche nelle notti più fredde, preferisce la strada. Nel corso del 2021 il gruppo di volontari ha svolto 475 uscite, sia per la distribuzione di cibo e coperte e sia per fare dei controlli di sicurezza. “Abbiamo avuto una presenza media giornaliera di 12 persone e distribuito più di 4mila pasti, in particolare in alcuni punti sensibili della città: il Bione, la Piccola e le piazze del centro - ha spiegato Paolo Selva, responsabile operativo - Negli ultimi due mesi queste presenze sono un po’ scese a sei o sette persone in centro (gli ‘irriducibili’ che nonostante le molte indicazioni e sollecitazioni sono sempre lì) e tre o quattro nella zona della Piccola. Partecipare a questo tavolo è stato per noi fondamentale, perché ci ha consentito di essere in una rete e dare giuste indicazioni alle persone che incontriamo in strada”.
Come ha accennato Michela Maggi, coordinatrice dell’Ufficio di piano, mercoledì sera è stato approvato il piano di zona e l’indicazione data dai sindaci del territorio è di continuare a lavorare in questa direzione: il tema della marginalità sociale e dei senza fissa dimora è contemplato nella macro-area del contrasto alla povertà e avrà dei fondi ad hoc per continuare a portare avanti progettualità e interventi.
M.V.