Emilio Minuzzo
Le forze di opposizione sono tornate a parlare di sicurezza a Palazzo Bovara: “Quando abbiamo riportato le grida di allarme dei cittadini siamo stati tacciati di fomentare allarmismo, ma stavamo solo raccontando i fatti, chiedendo di tutelare i cittadini” ha detto
Simone Brigatti durante il consiglio comunale di lunedì sera, prima di leggere alcuni dei titoli dei giornali lecchesi degli ultimi mesi: 21 maggio spari in stazione, 7 giugno tre persone aggredite in piazza Affari, 10 giugno maxi rissa in centro, 16 giugno serata di violenza che finisce con tre persone in ospedale, 19 giugno maxi rissa sul lungolago, 24 giugno botte e sangue sui binari. E poi ancora a luglio e agosto: lancio di bottiglie in centro, colpito un commerciante, 42enne finisce in ospedale, litigio alla piccola, accoltellato un giovane in viale Turati, aggressione di un poliziotto. In autunno la situazione non cambia: un ragazzo prende a testate un giovane e poi aggredisce un carabiniere, rissa in viale Turati, frati costretti a chiudere oratorio. E la lista continua anche nel nuovo anno, con la zona della stazione e quella del viale Turati che si confermano le più “calde” della città. “La lista potrebbe andare avanti la situazione è inaccettabile per la nostra città” ha concluso il forzista prima di lasciare la parola al collega
Emilio Minuzzo: “Esprimo un sentimento di smarrimento, mio e dei nostri concittadini, per questi comportamenti gravi e reiterati, smarrimento dettato anche dalle diverse posizioni espresse dalla giunta davanti a questo fenomeno”. Minuzzo ha ricordato il tema del funzionamento delle telecamere di sorveglianza sistemate nei vari punti della città “che non vanno mai quando servono” e un aumento delle stesse. “I cittadini sono stufi, il ricorso al volontariato è illegittimo e non funzionale per questo tipo di attività di controllo. Qui siamo davanti ad una mancanza di cultura di legalità e ad un’incapacità di capire un fenomeno e di intervenire. Se si vuole affrontare un problema bisogna innanzitutto riconoscere che c’è un problema, perché da qui viene avanti solo il Bronx”.