Lecco: il 'grazie' unanime del territorio alla Protezione Civile, oltre 2.000 volontari in prima linea per l'emergenza sanitaria
Oltre 50 gruppi, più di 2.000 volontari. Basterebbero questi due numeri a raccontare la grandezza del sistema di Protezione Civile della provincia di Lecco, che però allo stesso tempo non può essere ridotto a un paio di dati. Lo sanno bene le "giubbe gialle", chiamate a raccolta nella serata di ieri in Sala Ticozzi, nel capoluogo, insieme ai sindaci dei loro Comuni di appartenenza. Nessuna emergenza, in questo caso, ma un doveroso momento di ringraziamento e incontro "istituzionale" per l'impegno profuso durante la pandemia da Covid-19, e in particolare nella fase del primo lockdown, che ha dato lustro a tutto il territorio lecchese - dai monti della Valsassina alla Brianza, passando per il lago e la Valle San Martino - facendone un esempio da seguire anche oltre i confini della Lombardia.
Consegna di pasti, spese e farmaci a domicilio, distribuzione capillare di mascherine e "raccordo" tra case e ospedali, ma anche assistenza alle scuole, una volta riaperte, e soprattutto alla campagna vaccinale: mai come negli ultimi due anni il CCV (Comitato di Coordinamento del Volontariato) e la "nostra" Protezione Civile - in tutte le sue articolazioni, compresi i "rami" degli Alpini e dei Carabinieri in congedo - ha dato prova di attenzione, unità e tenacia, alimentando di giorno in giorno il "motore" della macchina che ha guidato - e sta tuttora guidando - il territorio nel lungo cammino per uscire dall'emergenza sanitaria e sociale.Alessandra Hofmann, Castrese De Rosa, Paolo Favini
"La provincia lecchese si è sempre distinta in questo senso, e non a caso oggi risulta tra le prime in Italia per numero di vaccinati" ha esordito con orgoglio la presidente dell'ente sovracomunale Alessandra Hofmann. "La Protezione Civile, con tutti i servizi di cui si è fatta carico, ha svolto un'attività fondamentale per rimettere in sesto il nostro tessuto sociale, per aprire la strada a un nuovo inizio, che forse adesso stiamo cominciando a scorgere. E tutto ciò grazie a un lavoro di squadra incredibile, che ha visto in prima linea anche il nostro dirigente Fabio Valsecchi e tantissime altre persone, a cui oggi va il nostro più sentito e sincero ringraziamento".
"Questi volontari sono gli angeli custodi del territorio, di tutta la popolazione" ha aggiunto il consigliere provinciale Stefano Simonetti. "Se la Regione Lombardia si è dimostrata ancora una volta un'eccellenza, è anche grazie a loro, che sono davvero i nostri eroi".
Domizia Mornico, Stefano Simonetti, Roberto Laffi
Orgoglio e gratitudine anche nel breve discorso del Prefetto Castrese De Rosa. "Non è vero che un premio non serve a nulla, in questo caso è un riconoscimento significativo perchè questa Protezione Civile è davvero un modello per tante realtà" ha dichiarato Sua Eccellenza. "Sostenere che la Lombardia è il motore dell'Italia non è un luogo comune, e lo dico da uomo del Sud felice di lavorare al Nord. Proprio questa mattina sono intervenuto a Introbio per la firma per l'ospedale di comunità, ho voluto essere presente per testimoniare la mia gratitudine a chi si adopera per il territorio. Abbiamo bisogno di sindaci "del fare", di persone che si spendono concretamente per i propri concittadini. Non avremmo mai superato questa pandemia senza uno sforzo collettivo, di squadra, con i volontari che, in prima linea, hanno rappresentato la vera essenza del nostro Paese, incarnando i valori dello spendersi per gli altri. In questo territorio ci sono tanti esempi di come si possa lavorare bene anche nella Pubblica Amministrazione, con pragmatismo, come hanno dimostrato Fabio Valsecchi e i suoi collaboratori, ma anche le forze dell'ordine e i comandi di Polizia Locale. Avanti così, dunque, su questa strada".E ancora, altri ringraziamenti sono giunti da parte del direttore generale dell'ASST di Lecco Paolo Favini. "All'inizio non avrei scommesso che i volontari sarebbero riusciti a tenere il passo per due anni, eppure è stato così" ha affermato, rivolgendosi poi alle "giubbe gialle" in Sala Ticozzi. "Tutti insieme avete avuto la forza, la pazienza e la tenacia di accompagnare la popolazione in questo percorso, che vi ha visto costantemente impegnati e presenti, anche negli hub vaccinali del PalaTaurus e della Technoprobe. A voi, dunque, il grazie a nome di tutta la sanità lecchese".
Infine l'intervento di Roberto Laffi, direttore del servizio di Protezione Civile di Regione Lombardia, ente che già nel novembre scorso aveva dedicato un momento di "omaggio" a tutti i volontari impegnati in prima linea. "Sono stati due anni vissuti intensamente, che hanno fatto emergere anche la capacità di lavorare in un modo diverso: non ci siamo più occupati di alluvioni, incendi, calamità naturali, ma di una pandemia mai affrontata prima, che ci ha spinto a lottare contro un nemico invisibile in una dimensione di paura e incertezza. Spesso è stato faticoso, a volte non riuscivamo a capire fino a dove potevamo spingerci, ma comunque abbiamo affrontato e superato tutti i momenti. Il sistema è stato una vera corazzata, poderosa e organizzata, che ha saputo collaborare sulla base delle esigenze del personale sanitario e dei cittadini. E dopo il lockdown siamo arrivati alla campagna vaccinale, che a Lecco ha visto impegnati i volontari per più di 18.000 giornate-uomo"."Senza dimenticare - ha concluso Laffi - che mentre si assisteva il Welfare sono stati gestiti anche momenti di emergenza ambientale, penso alle alluvioni in Valsassina e ai tanti incendi, l'ultimo dei quali giusto la scorsa settimana sul Cornizzolo. Abbiamo vissuto un'esperienza che ha toccato tanti aspetti, che ci rimarrà dentro. E dobbiamo esserne orgogliosi".
A seguire, la "sfilata" di coordinatori e volontari, uno o al massimo due per gruppo, accompagnati dai sindaci o dai loro rappresentanti. Per un ringraziamento più che mai unanime e condiviso, lungo come l'applauso che ha coronato l'omaggio di un intero territorio ai suoi "angeli con le giubbe gialle".
B.P.