PD: per il dopo Maldini si punta su Citterio per traghettare il partito fino alle regionali

Stefano Citterio
Nomi sul tavolo – ufficialmente - ne ce ne sono. A 24 ore dalle dimissioni di Marinella Maldini, per la scelta del successore alla Presidenza del PD provinciale tutti i giochi sembrerebbero essere aperti. E in casa dem, si sa, a farsi la guerra (per una poltrona, ma non solo) sono campioni. Quindi, indossati gli elmetti, facile immaginare i capitani delle due correnti interne al partito, pronti a movimentare nuovamente le acque, anche buttando supposti aspiranti alla carica nel calderone al solo scopo di bruciarli prima del tempo. Ciò che è certo è che la reggenza ora passa al Presidente Stefano Citterio: entro trenta giorni deve convocare l'Assemblea provinciale che potrà poi eleggere un nuovo Segretario (come fatto, per esempio, a livello nazionale nel 2018 con Maurizio Martina scelto per il dopo Matteo Renzi senza consultare la base) oppure optare per il congresso anticipato qualora non si trovi l'accordo interno su un nome che possa traghettare momentaneamente il partito o qualora si ritenga più opportuno votare subito la nuova figura che reggerà le redini del movimento a livello provinciale per i prossimi quattro anni, con una prospettiva dunque di più lunga durata.
In mezzo – elemento da non sottovalutare nella decisione – le elezioni regionali, appuntamento che da una parte “muove interessi” e dall'altro, in ogni caso – come già successo in passato – farà comunque slittare il congresso previsto per novembre 2022 alla seconda metà del 2023, dilatando l'eventuale “incarico a tempo determinato” del Segretario scelto direttamente dall'Assemblea.
In tale contesto, si fa avanti l'ipotesi di chiedere a Stefano Citterio stesso di far da traghettatore. Il profilo sembrerebbe dalla sua: nel 2018 aveva sostenuto, come il Segretario uscente Fausto Crimella, la mozione Agnese Massaro; di area dunque “Fragomeliana”, è comunque vicino – anche per comune esperienza a Palazzo Bovara – alla sponda “Briviana” e in particolare a Francesca Bonacina. La proposta verrà con ogni probabilità esplicitata all'incontro in programma nei prossimi giorni, convocato da Citterio con i membri dell'Ufficio di presidenza (lui appunto e Veronica Tentori), i rappresentanti istituzionali e dunque Raffaele Straniero e Gian Mario Fragomeli ed i membri della Segreteria Provinciale (Michele Bianco, Michele Castelnovo, Mauro Colombo e Vittorio Campione). Qualora dovesse sfumare l'ipotesi Citterio, ci sono nomi sempre pronti a essere spesi in Assemblea, come Flavio Polano o Alfredo Marelli da una parte e Antonio Gilardi o Paolo Brivio dall'altra, quest'ultimo già proposto anche per la corsa alla presidenza della Provincia salvo poi “l'imposizione”, da parte del parlamentare, del “suo” Marco Passoni, non sostenuto dai Civici e fregato, alla conta dei voti, dalla candidata del centrodestra Alessandra Hofmann. Improbabile, invece, torni a essere riproposto il nome di Agnese Massaro, data invece a bordo per altra poltrona.
A.M.
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