PD: per il dopo Maldini si punta su Citterio per traghettare il partito fino alle regionali
Stefano Citterio
In mezzo – elemento da non sottovalutare nella decisione – le elezioni regionali, appuntamento che da una parte “muove interessi” e dall'altro, in ogni caso – come già successo in passato – farà comunque slittare il congresso previsto per novembre 2022 alla seconda metà del 2023, dilatando l'eventuale “incarico a tempo determinato” del Segretario scelto direttamente dall'Assemblea.
In tale contesto, si fa avanti l'ipotesi di chiedere a Stefano Citterio stesso di far da traghettatore. Il profilo sembrerebbe dalla sua: nel 2018 aveva sostenuto, come il Segretario uscente Fausto Crimella, la mozione Agnese Massaro; di area dunque “Fragomeliana”, è comunque vicino – anche per comune esperienza a Palazzo Bovara – alla sponda “Briviana” e in particolare a Francesca Bonacina. La proposta verrà con ogni probabilità esplicitata all'incontro in programma nei prossimi giorni, convocato da Citterio con i membri dell'Ufficio di presidenza (lui appunto e Veronica Tentori), i rappresentanti istituzionali e dunque Raffaele Straniero e Gian Mario Fragomeli ed i membri della Segreteria Provinciale (Michele Bianco, Michele Castelnovo, Mauro Colombo e Vittorio Campione). Qualora dovesse sfumare l'ipotesi Citterio, ci sono nomi sempre pronti a essere spesi in Assemblea, come Flavio Polano o Alfredo Marelli da una parte e Antonio Gilardi o Paolo Brivio dall'altra, quest'ultimo già proposto anche per la corsa alla presidenza della Provincia salvo poi “l'imposizione”, da parte del parlamentare, del “suo” Marco Passoni, non sostenuto dai Civici e fregato, alla conta dei voti, dalla candidata del centrodestra Alessandra Hofmann. Improbabile, invece, torni a essere riproposto il nome di Agnese Massaro, data invece a bordo per altra poltrona.
A.M.