Vax night al Palataurus: un'ottantina le adesioni. I numeri delle vaccinazioni comune per comune

Chiaro lo scopo dell'iniziativa: facilitare l’accesso ai cittadini e incrementare l'adesione alla campagna. Non era infatti necessario l’appuntamento ma bastava portare con sé tessera sanitaria e documento d’identità per ricevere, sulla carta, la prima, seconda o terza dose del vaccino. La booster nei fatti è stata l'unica richiesta.

E a quanto pare la proposta ha intercettato qualche cittadino troppo impegnato o troppo poco convinto per fare la procedura tramite il sistema di prenotazione e appuntamenti.

L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata poi dalle famiglie con figli minorenni (13-17 anni ) che sono stati circa la metà degli 83 vaccinati ieri sera. L’ extra time ha permesso ai genitori di accompagnare i figli dopo l’orario lavorativo.

“Ringrazio il Direttore Sociosanitario, Enrico Frisone, il Direttore dei Servizi Territoriali, Luca Sesana, e tutti gli operatori sanitari che ancora una volta si sono adoperati con generosità   per offrire al territorio la possibilità di vaccinarsi anche in fasce orarie serali" il commento del dg dell'ASST Paolo Favini. "Lecco e la sua provincia rimangono il territorio con la più alta percentuale di vaccinazioni somministrate in Lombardia”. L'86.19% ha completato infatti il "primo ciclo" con le due dosi pari a 286.633 persone. Il 64.73% pari a 215.219 cittadini ha ricevuto anche la dose booster. In città, con i dati aggiornati al 10 febbraio, restano ancora 6.500 soggetti non vaccinati. Erano 8.035 al 30 dicembre. Nella vicina Calolziocorte più di 1.744 e a Valmadrera 1.488 (erano rispettivamente 2.163 e 1.779 a fine 2021). Dati che sembrerebbero confermare l'efficacia del green pass obbligatorio quale strumento per spingere le adesioni alla campagna vaccinale e al contempo contemplano i risultati della campagna Kids e dunque le somministrazioni ai bambini (per i quali, quest'oggi e domani, sabato 12 e domenica 13 è previsto l'accesso senza prenotazioni al Manzoni dalle 8.00 alle 20.00)

Il tutto mentre la situazione sembrerebbe in miglioramento. Proprio in questi giorni il governo sta allentando le misure di prevenzione - si parla di mettere un termine all’emergenza sanitaria alla fine di marzo - e anche la pressione sull’ospedale Manzoni è ben lontana dai momenti di grande difficoltà vissuta dagli operatori sanitari durante i vari picchi di contagi: ad oggi sono 75 i pazienti ricoverati nei reparti Covid, di cui solo tre in terapia intensiva e uno in trattamento col C-PAP. 16 i contagiati ospedalizzati a Merate.