'Quirinal Game': le scelte dei sindaci lecchesi per il Colle
Di nomi ne sono stati fatti tanti ma nessuno, almeno finora, è stato condiviso in maniera unanime. Dopo due fumate nere, schede bianche e trattative no-stop tra i partiti, proseguono anche quest'oggi le votazioni per il nuovo Presidente della Repubblica Italiana, alle quali sono chiamati 1.009 grandi elettori tra deputati, senatori e delegati regionali. In attesa del terzo scrutinio e della giornata di domani, che dovrebbe essere quella decisiva per avere il successore di Sergio Mattarella, anche noi abbiamo partecipato al "Quirinal Game" chiedendo a un campione di sindaci del territorio lecchese il nome che indicherebbero sulla scheda se ne avessero la possibilità, naturalmente motivando la loro scelta.
Ad aprire le danze con un articolato intervento il primo cittadino di Casargo Antonio Pasquini, che non ha avuto dubbi nel citare l'attuale Ministro della Giustizia Marta Cartabia come "la persona più indicata per ricoprire il ruolo". E non è stato l'unico. "Anche io ho subito pensato a lei: la ritengo una figura competente, più istituzionale che politica, quindi credo che sarebbe la più adatta" ha commentato il sindaco di Bellano Antonio Rusconi, a cui si è accodato il collega di Pescate Dante De Capitani. "È una donna preparata e più super partes di Maria Elisabetta Casellati, giusto per citare un altro nome di cui si parla molto", il suo pensiero. "E poi si discute tanto di parità di genere, di quote rosa: penso che questa potrebbe essere un'ottima occasione per promuovere un cambiamento sostanziale, non solo di facciata".
Dante De Capitani, Antonio Rusconi, Stefano Cassinelli
A favore dell'ex "numero uno" della Banca Centrale Europea anche il primo cittadino di Lecco Mauro Gattinoni: "Mario Draghi è la miglior polizza per il futuro dell'Italia. Andando oltre il contraccolpo sul breve periodo che il Governo e la legislatura stessa potrebbero subire, la vera sfida per il nostro Paese è quella di mantenere un alto livello per il prossimo settennato. Credo che in questo senso Draghi sarebbe in grado di tenere la barra dritta affinché l'Italia possa raggiungere quegli ambiziosi obiettivi a livello sociale, ambientale ed economico come ha già dimostrato di saper fare nell'esperienza a palazzo Chigi".
In alto Riccardo Fasoli e Marco Passoni
Sotto, Mauro Gattinoni e Matteo Colombo
A concludere il quadro con due proposte diverse, infine, il giovane sindaco di Valgreghentino Matteo Colombo: "Se si potesse io sceglierei ancora Sergio Mattarella, una figura realmente istituzionale che ha unito l'Italia anche in un periodo complicato come quello dell'emergenza Covid. Pensando invece a una donna, io non esiterei a votare Emma Bonino, una persona che ha sempre dimostrato di saper vivere le Istituzioni e di lottare per tutti, a partire dai più deboli: inoltre è un'europeista convinta, che sarebbe in grado di portare avanti al meglio il lavoro di Mattarella e di spendersi su fronti decisivi come quello del PNRR, per guidare il Paese fuori dalla crisi sanitaria, economica e sociale".
B.P.