Amarcord: quando a Lecco arrivò il presidente della Repubblica
Nel giorno della prima votazione per la nomina del 13° presidente della Repubblica Italiana, merita di essere ricordata la visita presidenziale di giovedì 8 maggio 2003 al territorio lecchese dell’allora capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi.
Il presidente si recò nel salotto di rappresentanza del teatro dove firmò l’albo d’onore del Comune. Ha lasciato scritto: “A Lecco, il cui gonfalone si fregia della medaglia d’argento al valor militare per fiera attività partigiana; a Lecco, cara al cuore degli italiani per le memorie manzoniane; a Lecco capoluogo di una provincia ricca di bellezze naturali, polo di attività industriali di assoluto rilievo nel contesto lombardo ed italiano il mio cordiale saluto ed augurio di buon lavoro”.
Il sindaco Bodega fece dono al presidente della Repubblica di un dipinto del pittore Vittorio Martinelli, che raffigurava la città di Lecco con il monte Resegone sullo sfondo.
Nel pomeriggio, in un salotto della prefettura Ciampi incontrò il vicario episcopale della zona di Lecco, mons. Giuseppe Merisi. Successivamente i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, i presidenti delle categorie produttive ed esponenti del mondo imprenditoriale ed accademico.
Erano le 17 quando Ciampi, in auto, lasciò la prefettura per raggiungere la Nostra Famiglia, in quartiere San Giovanni. Erano ad attenderlo il sindaco di Bosisio Parini, Filippo Fronterre, Zaira Spreafico e Gabriella Zanella. Visitò alcuni reparti della casa; incontrò bambini, genitori ed operatori.
La giornata ebbe inizio a Taceno, in Valsassina, alle 9, con l’arrivo dell’elicottero presidenziale proveniente Orio al Serio. Ciampi venne accolto dal prefetto di Lecco Antonio Pagnozzi. Raggiunse subito la località Roccolina, nel Comune di Cortenova, dove erano ad attenderlo il presidente del Consiglio Regionale di Lombardia, Attilio Fontana, il presidente della Provincia di Lecco, Mario Anghileri ed il sindaco di Cortenova, Luigi Melesi. Erano, altresì, presenti il Ministro della Giustizia, Roberto Castelli, ed il ministro dei rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi.
Alla scuola elementare l’incontro con i sindaci della Valsassina colpita dalla grossa frana del novembre 2002. Nel proseguo della mattinata l’incontro a Lecco, al teatro della Società con i primi cittadini del territorio. E’ accolto dal sindaco di Lecco, Lorenzo Bodega, con diverse altre autorità e numerosa folla. Il presidente si recò nel salotto di rappresentanza del teatro dove firmò l’albo d’onore del Comune. Ha lasciato scritto: “A Lecco, il cui gonfalone si fregia della medaglia d’argento al valor militare per fiera attività partigiana; a Lecco, cara al cuore degli italiani per le memorie manzoniane; a Lecco capoluogo di una provincia ricca di bellezze naturali, polo di attività industriali di assoluto rilievo nel contesto lombardo ed italiano il mio cordiale saluto ed augurio di buon lavoro”.
Il sindaco Bodega fece dono al presidente della Repubblica di un dipinto del pittore Vittorio Martinelli, che raffigurava la città di Lecco con il monte Resegone sullo sfondo.
Nel pomeriggio, in un salotto della prefettura Ciampi incontrò il vicario episcopale della zona di Lecco, mons. Giuseppe Merisi. Successivamente i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, i presidenti delle categorie produttive ed esponenti del mondo imprenditoriale ed accademico.
Erano le 17 quando Ciampi, in auto, lasciò la prefettura per raggiungere la Nostra Famiglia, in quartiere San Giovanni. Erano ad attenderlo il sindaco di Bosisio Parini, Filippo Fronterre, Zaira Spreafico e Gabriella Zanella. Visitò alcuni reparti della casa; incontrò bambini, genitori ed operatori.
A.B.