Lecco: il 'Dialogo tra le generazioni' al centro della Marcia della Pace
I pilastri portanti del recente messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace hanno colorato il cortile del Politecnico di Lecco sabato 22 gennaio, nel pomeriggio.
Eleonora Cortesi ha fornito alcune testimonianze delle ormai centinaia di giovani che ha seguito “Living land” in laboratori di avvio al lavoro, di tirocini formativi, di esperienze in strutture pubbliche, di stage estivi da cui emerge come sia fondamentale la figura dell’educatore, proprio un adulto che accompagna, sostiene, anche solo ascolta, la ricerca di una direzione da parte dei giovani. Concetto ribadito da Renata Menaballi, volontaria nel progetto Crossing, ventennale accompagnamento in particolare ai giovani di prima e seconda generazione di famiglie immigrate alla Casa sul Pozzo. Anche solo un’uscita nei boschi, superare un passaggio difficile è stato un momento educativo fondamentale in una video-testimonianza presentata ai circa 60 partecipanti.
Il dialogo sul campo, concreto, lo ha chiesto anche Plinio Agostoni, noto imprenditore lecchese che ha vinto la sfida di una ditta che ha superato il passaggio generazionale “Un’operazione non facile secondo le statistiche – ha detto – vedo spesso figli che non seguono le orme paterne, oppure padri che investono i figli di una responsabilità e di un ruolo che non sentono proprio. Ma anch’io figlio degli anni Sessanta della contestazione ho impiegato diverso tempo a riconoscere il valore dei miei; ci sono riuscito non solo pensando alle tecniche, ma dando un senso profondo a quest’operazione economica”. Una dimostrazione è l’innovativo dialogo con i produttori di cacao africani e sudamericani trattandoli alla pari, non come semplici fornitori di materia prima.
Le conclusioni sono state affidate a Milena Santerini, della comunità di Sant'Egidio, nonché Coordinatrice della Laurea Magistrale in Scienze pedagogiche e servizi alla persona all’ Università Cattolica del S. Cuore di Milano. “Il dialogo tra generazioni è una sfida basilare per l’oggi - ha detto in un contributo preregistrato -; anche la pandemia ha mostrato il rischio di fasce d’età contrapposte o comunque da separare. Ci deve essere invece la freschezza dei giovani accanto alla saggezza degli adulti”.
Si sono ascoltati anche contributi di semplici partecipanti quelli che don Marco Tenderini della Caritas ha definito “artigiani della pace”. “Ciascuno di noi può fare un piccolo gesto, un intervento a tu per tu, aprire un dialogo, come ci suggerisce il Papa”.
Il prossimo appuntamento è martedì 1 febbraio nella chiesa parrocchiale di Malgrate o on line sul canale youtube della parrocchia stessa per “Dialoghi di Pace” un’ulteriore occasione per rileggere insieme il messaggio di Papa Francesco intervallato da momenti musicali a cura del Coretto di S. Giovanni.
Tutti gli interventi della “Marcia della Pace” saranno visibili tra pochi giorni all’indirizzo: https://aclecco.bewapp.it/
“Dialogo tra le generazioni”, “Educazione”, “Lavoro” e soprattutto la parola “Pace” campeggiavano sugli striscioni srotolati al termine della “Marcia della Pace” organizzata dalle parrocchie del Decanato di Lecco e da un tavolo comune di associazioni e movimenti.
Per le misure sanitarie si è trattato solo di un momento all’interno appunto dell’area della sede universitaria, gentilmente concessa (un grazie alla Prorettrice dr.ssa Manuela Grecchi). Nel cortile e nell’Aula magna si sono alternate alcune voci, anche indirette con contributi audio e video, per approfondire il tema del “Dialogo tra le generazioni”.
Padre Angelo Cupini non ha ignorato il dibattito scatenato dalle violenze di Capodanno a Milano: “Sono storie di inquietudini, di chi – sbagliando – cerca di darsi un’identità, di farsi largo, di appropriarsi di un territorio. Ma la sfida è proprio questa: come abitare insieme uno stesso territorio pur essendo differenti: fermentandoci a vicenda”.
Le conclusioni sono state affidate a Milena Santerini, della comunità di Sant'Egidio, nonché Coordinatrice della Laurea Magistrale in Scienze pedagogiche e servizi alla persona all’ Università Cattolica del S. Cuore di Milano. “Il dialogo tra generazioni è una sfida basilare per l’oggi - ha detto in un contributo preregistrato -; anche la pandemia ha mostrato il rischio di fasce d’età contrapposte o comunque da separare. Ci deve essere invece la freschezza dei giovani accanto alla saggezza degli adulti”.
Si sono ascoltati anche contributi di semplici partecipanti quelli che don Marco Tenderini della Caritas ha definito “artigiani della pace”. “Ciascuno di noi può fare un piccolo gesto, un intervento a tu per tu, aprire un dialogo, come ci suggerisce il Papa”.
Il prossimo appuntamento è martedì 1 febbraio nella chiesa parrocchiale di Malgrate o on line sul canale youtube della parrocchia stessa per “Dialoghi di Pace” un’ulteriore occasione per rileggere insieme il messaggio di Papa Francesco intervallato da momenti musicali a cura del Coretto di S. Giovanni.
Tutti gli interventi della “Marcia della Pace” saranno visibili tra pochi giorni all’indirizzo: https://aclecco.bewapp.it/