Lecco centro: si è aperta la settimana dell'Educazione, gli appuntamenti
Ripensarsi ogni giorno come educatori, cercare nuove risorse, nuovi stimoli, nuovi mezzi: è la sfida che da due anni a questa parte ci pone di fronte la pandemia, e che è per tutti, nessuno escluso. Ogni essere umano, grande o piccolo, è chiamato ad educare ed educarsi, ancor di più oggi, che siamo obbligati a ripensarci anche come esseri umani, singoli e in comunità. Ma come si fa? E soprattutto, è possibile accettare la sfida da soli? «No – spiega don Marco Della Corna, referente della Settimana dell’Educazione per la Comunità Pastorale Madonna del Rosario - Educare non è mai un fatto singolo, qualcosa che uno fa da sé o solo per suo figlio. Si parla di Comunità Educante perché sono molteplici le componenti coinvolte nel processo educativo, che non riguarda solo i piccoli, gli adolescenti o i ragazzi, ma riguarda tutti, anche noi adulti. L’invito è quello a non dare mai per scontato: l’ambito della preghiera innanzitutto, spesso sottovalutato, ma anche l’ambito della formazione. E’ fondamentale riconoscere di non essere i soli soggetti di un qualsiasi intervento educativo, mettersi in discussione, valutare il proprio bisogno di formazione».
La Comunità Pastorale di Lecco Centro (con la Diocesi di Milano) propone una serie di iniziative a sostegno di quanti vogliano accogliere – e raccogliere – la sfida: diverse le proposte, distribuite nell’arco di dieci giorni, dal 21 gennaio (festa di sant’Agnese protettrice delle ragazze) al 31. La conclusione, nella ricorrenza di san Giovanni Bosco, «inventore» degli oratori e fondatore dell’Ordine Salesiano e delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Ieri il primo appuntamento: «Ripartiamo dallo Sport», con don Alessio Albertini, assistente nazionale CSI. «Lo sport – ha commentato – è uno dei settori che raccoglieva molti consensi anche prima della pandemia. Certo oggi i numeri sono differenti, ma senz’altro uno degli ambiti di intervento educativo continua ad essere l’attività sportiva: lo sport può ancora venire in aiuto a tanti ragazzi, certo per lo sviluppo fisico, ma oggi anche soprattutto per le tante ferite che si portano dentro». Una di queste, riflette don Alessio, è la ferita della «comodità» in cui la pandemia ha di fatto relegato i più giovani, chiudendoli in casa: «Stare a casa tante ore, la scuola via dad, la paura dei genitori che subentra nella vita reale hanno fatto sì che sotto molti punti di vista i nostri ragazzi si siano “adagiati”: lo sport ti obbliga a scuoterti, a presentarti agli appuntamenti, a rendere conto al tuo allenatore, ad avere un riferimento anche sociale. Ti scomoda perché devi avere a che fare con altre persone: la comodità e la libertà personale vengono limitate dal dover entrare in relazione con altre persone. Questa può essere oggi la grandezza educativa dello Sport».
«Vogliamo fornire – continua don Marco – spunti di riflessione sul senso dell’educare. Lo sport è un mezzo che aiuta a tirar fuori il meglio dai ragazzi, un mezzo che stimola e aiuta a ripartire e rilanciarsi nella sfida del vivere insieme in socialità, che è innanzitutto personale».
Anche quest’anno come tutti gli anni dunque, è proposta una dieci giorni di full-immersion educativa che si concretizza in una serie di eventi, di cui il prossimo è fissato per martedì 25 gennaio alle 20.45 nella Chiesa di Pescarenico. In programma «L’Educazione è cosa di cuore», con riflessione e preghiera guidata da don Marco. Venerdì 28 alle 20.45 presso l’Oratorio san Luigi, si terrà un incontro con la dottoressa Cecilia Perrone, psicologa e psicoterapeuta, che parlerà su «Adolescenti tra obbedienza e libertà»: ma sono davvero concetti opposti? La sfida educativa in ogni caso, si confronta fra questi due aspetti, così lontani eppure così vicini, così importanti soprattutto per la fascia di età adolescenziale. Sabato 29, cinemerenda per bambini a tema con «La Famiglia Addams». Infine per domenica 30 gli appuntamenti della «Festa della Famiglia» con le celebrazioni in San Nicolò (11.30) e san Materno (17.30), pranzo d’asporto in oratorio e giochi all’aperto con il Ludobus. Gli eventi si concluderanno nella ricorrenza di san Giovanni Bosco lunedì 31 gennaio con la Messa per gli oratori, alle 18.30 in Basilica e alle 18 a Pescarenico.