UP – Un Percorso/34: com’è bello il Baitello di Manavello sopra a Mandello!
Per questa nuova puntata della rubrica UP – Un Percorso rimaniamo ancora su quel ramo del Lago di Como che volge a mezzogiorno. Dopo aver visto la facile camminata per raggiungere la Cascata del Cenghen ad Abbadia, stavolta ci spostiamo poco più a nord: andiamo alla scoperta dello Zucco di Manavello sopra Mandello, un bel punto panoramico facilmente raggiungibile da tutti con una semplice camminata nel cuore del Gruppo delle Grigne. Sul posto c’è inoltre un piccolo bivacco gestito dal GAL - Gruppo Amici Luzzeno: il Baitello di Manavello.
L’escursione si svolge prevalentemente nel bosco, non presenta difficoltà tecniche specifiche e si mantiene su quote tutto sommato basse. Per questo motivo è una camminata adatta a tutte le stagioni. Tuttavia, il dislivello che si percorre in un’ora di cammino non è poco e alcuni punti sono un po’ ripidi, ma non pericolosi. Si raccomanda dunque di indossare adeguato abbigliamento da trekking, a partire dagli scarponcini. Il sentiero da seguire è il numero 13B ed è ben segnalato. La camminata è semplice e forse un po’ monotona, ma giunti a destinazione il panorama è bellissimo!Partenza: Mandello del Lario, loc. Rongio (400m slm)
Arrivo: Baitello e Zucco di Manavello (1.070m slm)Sentiero: 13B
Difficoltà CAI: E
Durata: 1 ora circa
Dislivello positivo: 670m slm
Adatto ai bambini: sì
Dopo pochi metri, seguendo le indicazioni, svoltiamo a destra e affrontiamo una salita di lunghi gradoni iniziando ad immergerci nel bosco. In breve si inizia a guadagnare quota e, fra gli alberi, si aprono dei bellissimi scorci su Mandello e il Lago di Como.
Dopo circa una decina di minuti, si arriva a un bivio dove è presente un cartello di “Pericolo d’incendio”. Qui svoltiamo a sinistra e dopo pochi metri si passa davanti alla fonte Rossana (480m slm). Subito dopo, superata una baita, seguendo un cartello in legno, si svolta a destra e si inizia a risalire un sentiero un po’ ripido (attenzione alle foglie sul fondo).
Dopo questo primo tratto, il sentiero si addolcisce ma presto arriva un nuovo strappo finché si giunge a una piramide in pietra. Qui c’è un cartello metallico con le indicazioni, a sinistra, per il Baitello. Seguiamo l’indicazione, ignorando l’altro cartello di legno.
Con una pendenza sempre abbastanza costante, che alterna tratti di traverso pianeggiante ad altri di salita a tornanti, iniziamo ad avvicinarci al limite del bosco. E, infatti, fra i rami degli alberi ecco ricomparire il meraviglioso Lario. Sopra di noi è già visibile la “terrazza” del Baitello. Arriviamo quindi a un bel punto panoramico, dove è posizionata una panchina in legno rivolta verso il cuore delle Grigne: da qui si apre la visuale sul Sasso Cavallo e si intravede il Rifugio Brioschi in vetta al Grignone.
Ormai manca davvero poco e, dopo un tratto un po’ ripido, dove è posizionata una catena per agevolare la salita, dopo poco più di un’ora dalla partenza sbuchiamo nel prato che circonda il Baitello di Manavello (1.070m slm). Sulla destra c’è una panchina panoramica con una bellissima vista su Mandello e sul lago. Dall’altra parte, invece, la Grigna Settentrionale si erge maestosa.
Volendo, si può proseguire per raggiungere la vetta dello Zucco di Manavello. Dal bivacco continuiamo lungo il sentiero ben visibile per pochi minuti. Superati alcuni punti un po’ stretti, si apre un pianoro erboso. Poco oltre, una piccola traccia si stacca sulla sinistra dal sentiero principale. Percorrendola per pochi metri si arriva sul punto più alto dello zucco (circa 5 minuti dal baitello).
Dalla cima, segnalata da una pennellata azzurra e bianca su un sasso, la vista spazia dalla Grigna Settentrionale allo Zucco di Sileggio, dal Moregallo ai Corni di Canzo, da Bellagio a Lecco.
Per la discesa consigliamo di percorrere lo stesso itinerario dell’andata.
Michele Castelnovo
Trekking Lecco
Trekking Lecco