Lecco: serie di manutenzioni sulle strade cittadine. Ma i lavori per la fibra 'gridano vendetta'
L'assessore Maria Sacchi
Dovrebbero aprire alla fine del mese il cantiere a Montalbano per il rifacimento del selciato e la sistemazione dell’attuale sistema per il deflusso dell’acqua meteorica, mentre è prevista per l’inizio di febbraio la messa in sicurezza dei parapetti lungo il torrente di via Padre Gemelli a Chiuso, una piccola ma importante strada, ha sottolineato l’assessore Maria Sacchi, dal momento che è percorsa ogni giorno dai ragazzi del rione per andare a scuola.
Una volta terminati i lavori sui sottoservizi che inizieranno a marzo, è in programma la riqualificazione di via dell’Isola con la sostituzione dell’asfalto con il porfido, “un’opera - ha ricordato ancora la titolare dei Lavori pubblici - che segna l’inizio della riqualificazione del rione di Pescarenico che sarà oggetto di diversi interventi”. Anche in via Colombo, a Castello, una volta terminato il cantiere per i sottoservizi che inizierà a febbraio, si proseguirà con la sostituzione dell’asfalto con il porfido sulla scia di quanto realizzato in piazza Carducci e davanti alla chiesetta di San Carlo. Mentre in via Ca’ Francoscio a Rancio, sarà realizzato un lavoro sulla pavimentazione con la creazione di una gradinata con doppio corrimano sul lato esterno. “Questo è quello che abbiamo già programmato - ha concluso Sacchi - entro la fine di gennaio potremo dare degli aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori al Teatro della società dove è terminato l’intervento di bonifica dell’amianto dal soffitto, ma ne è stato riscontrato dell’altro sopra l’arco del boccascena”.
Diverse sono state le questioni poste dai commissari presenti, in particolare riguardanti la questione del ripristino del manto stradale dopo i lavori di posa della fibra che stanno svolgendo in città le società Open Fiber e FiberCop. Richieste di chiarimento sono venute dai consiglieri Saulo Sangalli di Fattore Lecco, Giacomo Zamperini di Fratelli d’Italia, Emilio Minuzzo di Forza Italia: “La situazione è poco gradevole e insicura, che accordi erano stati presi con la società?”.
“Non questi - ha commentato l’ex assessore Corrado Valsecchi - i lavori dovevano essere fatti a regola d’arte, invece gridano vendetta, inoltre in alcune zone della città, come nei pressi dello stadio stadio, si era appena finito di scavare e dopo pochi mesi si è ripreso”.
L’assessore Sacchi ha assicurato che “gli operatori sono stati convocati più volte, anche dal sindaco, abbiamo loro bloccato gli scavi, abbiamo svolto dei sopralluoghi. I tecnici sono molto precisi nel chiedere il rispetto dei tempi dei lavori di ripristino definitivi, che devono essere svolti entro sei mesi, e io stessa ho mandato delle segnalazioni su lavori mal fatti. Gli stiamo addosso”. Anche il dirigente Luca Gilardoni ha spiegato come la principale difficoltà sia quella di coordinare i due diversi soggetti che si stanno occupando di questi lavori: “A parole sono disponibili a tutto, poi sul territorio i problemi si vedono. Li riconvochiamo a breve per un incontro tecnico per fare il punto”.
Un’altra questione che ha fatta discutere è stata quella sollevata dal consigliere Zamperini rispetto alla modalità con cui vengono programmati questi interventi: “Chi decide le priorità? Dovremmo darci un metodo, come ad esempio quello del numero di segnalazioni giunte rispetto ad una situazione. Così daremmo la giusta attenzione, altrimenti c’è troppa discrezionalità politica”. Una proposta non appoggiata da Minuzzo, che ha giudicato questa modalità troppo “dispersiva” e poco attenta “all’interesse generale” e nemmeno da Sacchi: “Sarebbe bello poter intervenire subito su ogni segnalazione ma non è possibile farlo per ragioni di risorse e perché bisogna avere una visione più ampia”. Il dirigente ha invece sottolineato che già gli uffici considerano le segnalazioni uno dei criteri per la pianificazione degli interventi, “compatibilmente con le risorse”.
M.V.