Al via anche a Lecco i saldi invernali: acquisti in crescita, ma ancora 'a rilento'

Anno nuovo ed è tempo di sconti, pure se ancora in pandemia. Mercoledì 5 gennaio, infatti, in Lombardia hanno preso ufficialmente il via i saldi invernali, come da Delibera della Giunta Regionale n. IX/2667 del 2011 che decreta "di fissare come data di inizio il primo giorno feriale antecedente l'Epifania". In questo 2022, quindi, le promozioni in Lombardia sono partite in “ritardo” rispetto alle apripista Sicilia e Basilicata. "La durata massima del periodo dei saldi è di sessanta giorni”, che pertanto termineranno sabato 5 marzo, come si legge sul sito della Regione.


Le ragazze di "Wit In"

Un debutto in piena quarta ondata, insomma, il cui effetto è sentito e temuto dai commercianti. Non a caso, è stata una “partenza un po’ lenta” secondo Nicoletta di Wit In, negozio di abbigliamento da donna in via Roma. “Si vende bene, ma è innegabile che sia tornata la paura. Il trend non è negativo, ma credevamo ci sarebbe stata più gente il giorno della Befana, anche se forse il brutto tempo non ha portato grande voglia di uscire. In ogni caso, vediamo che la situazione Covid ancora “blocca” le persone, che comunque si muovono di più rispetto agli anni scorsi: c’è stato un netto miglioramento, è vero, ma personalmente sento ancora tanta preoccupazione in giro. Credevamo di uscire da questo incubo, invece ci siamo ancora dentro e non ce ne capacitiamo, forse. Siamo partite con il 30% - ha proseguito – e già verso fine mese prevediamo nuovi arrivi, ma speriamo davvero che il mood generale cambi e si torni ad essere un po’ più ottimisti”.


Oscar Riva

Dopo un Natale “col botto”, di cui i commercianti lecchesi si sono detti soddisfatti, la crescita dei contagi e la variante Omicron sembrano insomma spavantare i clienti che, complice ache la crisi economica che le continue restrizioni non hanno fatto che acuire, acquistano con maggiore ponderazione. Lo ha confermato anche Emma Barone di Underground Fashion di via Mascari: “I saldi quest’anno, a differenza che in passato, sono cominciati a metà settimana, il 5, e credo ci sia stato un misunderstanding generale, perché la gente ha iniziato ad acquistare con maggiore intensità a partire dal 7, nonostante fossimo aperti sin da prima della Befana. Ad ogni mondo la pandemia continua a farsi sentire, molto più dell’anno scorso, quando sin dai primi giorni gli sconti erano andati molto bene. Anche a fine dicembre gli acquisti sono stati numerosi; ma ora, tra ferie, quarantene post festività, contagi e paura generale, la situazione è nuovamente cambiata. Non possiamo che sperare per il meglio – ha commentato –. Siamo partiti con il 20% e il 30%. Staremo a vedere come andrà, abbiamo ancora due mesi per poter fare le giuste valutazioni”.
Ottimiste invece Lara di Everyday, anch’esso in via Roma, secondo cui “tutto sta già andando a ruba e la situazione è sotto controllo”, con sconti tra il 20 e il 50%, ed Elisa del “dirimpettaio” Alavida, partito da subito con il 50%, che ha parlato di “riacquisita voglia di comprare da parte delle persone”.


Elisa di "Alavida"

Irene Colombo di Carpisa si riserva su un bilancio vero e proprio, rimandato al 5 marzo: “Il trend è tranquillo, perché i saldi sono iniziati in concomitanza di un ponte, ma già a partire dal pomeriggio del 7 c’è stato più “movimento”, aspettiamo magari il rientro di tutti dalle vacanze natalizie. Posso comunque dirmi positiva, dopo l’ottimo successo di dicembre; comunque il contesto è imparagonabile a quello dell’anno scorso, quando eravamo chiusi in questo stesso periodo: già essere aperti è un bel risultato. Noi applichiamo tra il 30 e il 50%, le prime settimane sono le migliori e sento che andranno bene”.


Irene Colombo

Grandi passi in avanti anche secondo Oscar Riva, titolare del negozio di calzature e borse Kammi dell’Isolago, nonché presidente di Federmoda Lecco: “Nel 2021 ci avevano fatto riaprire il 7, quindi un confronto è complesso. Dovremmo fare un paragone con il 2019 ma anche lì è difficile, perché quest’anno siamo comunque partiti in concomitanza di un ponte lungo. Il trend è abbastanza buono, il lavoro si è spalmato sugli ultimi cinque giorni, ma un bilancio potremo farlo solo a fine mese. Per il momento siamo comunque ottimisti: gente ce n’è tanta e anche le diverse iniziative fatte a Lecco, ad esempio le luminarie per Natale, hanno aiutato ad attirare tante persone, anche prima degli sconti. Noi applichiamo dal 20 al 50%, ovviamente in base ai prodotti”.


Sabrina Carminati

Uscendo dal centro abbiamo infine incontrato Sabrina di “Carminati Abbigliamento”, in viale Adamello: “Dicembre è andato benissimo e anche il primo giorno di saldi non mi ha delusa. All’Epifania, invece, ho lavorato bene al mattino, perché – come prevedevo – al pomeriggio i lecchesi hanno fatto un giro in centro. Comunque sono ottimista: di alcuni prodotti sto già scarseggiando, perché molto richiesti; non essendo il mio un negozio in una zona centrale, le persone entrano già con le idee chiare e acquistano. Non c’è più la ressa di una volta, ma ho molti clienti affezionati a cui offro un servizio comprensivo anche di sartoria. Come scontistica applico il 20, massimo il 30%, avendo prodotti molto recenti. L’anno scorso, ad esempio, non c’era grande necessità di giacche pesanti, stando tutti spesso chiusi a casa, e il capo must-have era la camicia per lo smartworking. Quest’anno invece le persone hanno voglia di andare in giro e cercano le giacche a vento. Magari il bilancio sarà inferiore rispetto all’anno scorso, quando avevo più disponibilità di merce, ma secondo me adesso c’è maggiore voglia di comprare. Il 2021 l’ho chiuso come il 2019, quindi bene; il 2020 è stato un disastro. Quest’anno restiamo ottimisti”.
M.C.
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