UP – Un Percorso/31: l’impegnativo sentiero per il Monte Due Mani da Ballabio
Negli scorsi mesi, in un’altra puntata di UP, vi abbiamo presentato il sentiero che dalla Forcella di Olino, lungo la strada che collega Ballabio e Morterone, porta in vetta al Monte Due Mani. Quest’oggi, invece, vogliamo proporvi un altro sentiero: quello che parte direttamente dal paese di Ballabio. Attenzione, però: specifichiamo da subito che si tratta di un sentiero molto ripido e che presenta alcuni tratti esposti. Per questo motivo, è classificato come EE (per escursionisti esperti).
Inoltre, è assolutamente sconsigliato in caso di neve. Prima di intraprenderlo, è bene quindi verificarne le condizioni. Quando ci siamo stati noi, sabato 18 dicembre, la neve era quasi tutta sciolta. Considerato che negli scorsi giorni non ne è cadut dia nuova, è probabile che attualmente sia percorribile senza dover ricorrere a particolare attrezzatura. Consigliamo tuttavia di tenere i ramponcini a portata perché potrebbero esserci dei tratti non esposti al sole dove è presente neve ghiacciata.Partenza: Ballabio (661m slm)
Arrivo: Monte Due Mani (1.666m slm)
Sentiero: 30
Difficoltà CAI: EE
Durata: 2 ore
Dislivello: 1.005
Adatto ai bambini: no
N.B. Foto scattate il 18 dicembre 2021. Le condizioni d’innevamento potrebbero essere diverse.
La partenza della nostra escursione, dicevamo, è a Ballabio, lungo la provinciale che va verso Balisio e la Valsassina. Verso la fine del paese, sulla destra per chi viene da Lecco, c’è uno spiazzo con un piccolo parcheggio e una fermata del bus. Proprio da qui parte il sentiero 30 per il Monte Due Mani. Imbocchiamolo.
Il primo tratto è una bella camminata nel bosco, senza difficoltà, e il sentiero è in comune a quello che porta alla località Bongio e al Bivacco Emanuela. Dopo circa 30/40 minuti di cammino, si arriva alla Baita de Bertu e Peppo. Qui si svolta a sinistra, seguendo le indicazioni per il Monte Due Mani, e si risalgono alcuni graditi. Superata la baita, si arriva a un bivio: a destra si prosegue per il Bivacco Emanuela, a sinistra, dove andiamo noi, si sale verso il Due Mani.Il sentiero taglia il fianco della montagna con un andamento pressoché pianeggiante, ma non bisogna farsi illusioni: dopo poco, infatti, le pendenze si fanno molto sostenute e si risale quasi dritto per dritto un pendio erboso decisamente ripido.Questo tratto, effettivamente impegnativo, dura circa 30 minuti, al termine dei quali, dopo aver guadagnato molto dislivello, si sbuca su una cresta molto panoramica che scende direttamente dalla vetta del Due Mani: la croce di vetta e l’adiacente bivacco Locatelli Milani Scaioli sono ben visibili.
Tuttavia, non è ancora il momento di abbassare la guardia: il sentiero, ora meno ripido ma piuttosto stretto, passa in mezzo ad alcune rocce e alcuni passaggi sono un po’ esposti. Si arriva quindi ai piedi di un ultimo ripido ma breve pendio erboso, proprio sotto la croce: è l’ultimo sforzo.Una volta arrivati in vetta, circa 2 ore dopo la partenza, ogni fatica è ripagata dalla spettacolare vista apertissima sulle montagne della Valsassina, sul Resegone, su Lecco e il lago, e, poco oltre, sulla pianura.Nelle giornate limpide, gli Appennini sono bene evidenti, insieme alle principali cime delle Alpi, come il Monte Rosa.
Per la discesa si può ripercorrere lo stesso sentiero dell’andata, prestando molta attenzione a non scivolare specialmente nei tratti più ripidi.
Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com
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