In viaggio a tempo indeterminato/210: il Natale 'ritrovato' in Albania

Ogni anno, in questo periodo, mi chiedo se sia il caso di scrivere o meno del Natale.
Quest'anno, poi, il dubbio è ancora più legittimo se si pensa all'Albania.
Questo Paese fino a pochi anni fa, era l'unico nel mondo ad essere completamente ateo.
La dittatura di Hoxha aveva proibito qualunque credo religioso, quindi anche tutte le festività collegate.
Il Natale, per quasi cinquant'anni, è stato cancellato in un'intera nazione.


A questo dettaglio, in effetti, non avevo pensato quando leggevo della follia che sono stati quegli anni in Albania.
Lo so, può essere poco rilevante.
Ma se mi immagino per un attimo una bambina che, come me, in quel periodo poteva avere 5/6 anni.
Per quella bambina non c'erano alberi di Natale da decorare o pranzi con i parenti.
Non c'era l'Hanukkah con la candela da accendere ogni sera.
Niente Eid per festeggiare la fine del Ramadan.
Dal 1946 al 1991 l'Albania è stato il Paese senza religione.
Attualmente, invece, il credo più diffuso è l'Islam.
I cattolici rappresentano circa il 10% della popolazione e gli ortodossi l'1%.
Leggendo queste informazioni, si potrebbe pensare che ancora oggi il Natale sia solo una festa di pochi.
Ma non è così.
Nonostante non sia la festa più sentita, gli albanesi il 25 dicembre si scambiano regali e preparano pranzi in famiglia.
È una tradizione piuttosto recente che sta lentamente prendendo sempre più piede.
E da poco il Natale è diventato ufficialmente un giorno festivo e viene chiamato Krishtlindjet.

Più che il Natale, però, in Albania è il capodanno la vera festa.
Si fanno cene di famiglia, si decora l'albero del nuovo anno e ci si scambiano i regali la sera del 31 dicembre.
Babbo Natale si chiama Babagjyshi i Vitit te Ri, che significa letteralmente il "Vecchio Uomo del Nuovo Anno".
Questa tendenza a celebrare maggiormente il capodanno del Natale è, in realtà, comune a molti Paesi che sono stati governati da un regime comunista.
Quando questi tipi di governo avevano abolito i festeggiamenti del Natale, le persone avevano optato per celebrare il Nuovo Anno.
La stessa tendenza si può vedere anche in Paesi come l'Ucraina o la Russia.

Che sia per capodanno o per Natale, comunque, un albero decorato e illuminato a inizio dicembre, l'abbiamo visto apparire anche sul lungo mare di Saranda.
Questa cittadina, sulla costa sud dell'Albania, ha un mare così turchese da sembrare quello dei Caraibi.
Di certo non è la location tipica da atmosfera natalizia, ma non credo che a Babbo Natale o al Vecchio Uomo del Nuovo Anno dispiaccia quella vista mentre consegna i suoi regali.
"Gëzuar Krishtlindjet" ("Buon Natale") è l'augurio che le persone si scambiano alla messa di mezzanotte del 24 dicembre.
Ed è l'augurio che anche io e Paolo facciamo a tutti voi che ci leggete ogni settimana.
Per noi quest'anno sarà un Natale particolare.
Non lo passeremo in Albania anche se sarebbe stato interessante trovarci lì, magari a capodanno.
Ma avevamo un desiderio da realizzare e Babbo Natale, o chi per lui, sembra aver letto la nostra letterina quest'anno.
Buone Feste a tutti!
Angela (e Paolo)
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