PAROLE CHE PARLANO/17
Sono curioso e avrò cura di te
Avrò cura di te recita una delle più conosciute e belle canzoni di Franco Battiato. Ma sarebbe un'affermazione corretta e accurata se dicessimo che proviamo molta curiosità per qualcuno, quando ci dedichiamo a lui? Assicuriamocene.
Spesso oggi associamo il termine curiosità alla voglia di ficcare il naso nei fatti altrui o, molto meglio e più decorosamente, al desiderio di conoscenza culturale, alla voglia di sapere. Tuttavia, c'è molto altro e il latino ci viene in aiuto: curioso, da curiosus, etimologicamente è colui che si prende cura di qualcosa o di qualcuno, con premura e sollecitudine. Il termine deriva proprio da cura (cūra in latino), di origine incerta, anche se i moderni linguisti lo riconducono alla radice ku, kau, kav che sta per osservare. Quindi curiosare, osservare con attenzione, farsi carico dell'esistenza di qualcun altro, partecipare al suo destino, alle sue sofferenze, ai suoi successi e insuccessi, ai suoi desideri, in poche parole, alla sua vita, vuol proprio dire prendersene cura.
Le nostre azioni diventano accurate quando sono fatte con la cura necessaria, quando cioè ci si spende con particolare attenzione, dedizione e responsabilità. Ma prestiamo attenzione, perché quando diciamo a qualcuno avrò cura di te significa offrirgli il nostro amore incondizionato. E credo che sia proprio questo che Battiato abbia voluto comunicarci con le sue parole.
Diventiamo sicuri (sē e cūra, senza cura, senza preoccupazione) quando non abbiamo bisogno di accertarci che quello che stiamo facendo o dicendo sia corretto. Quindi assicurarsi vuol dire assumere la necessaria sicurezza prima di procedere; per questo le compagnie di assicurazione ci offrono polizze di ogni tipo per toglierci appunto le preoccupazioni economiche per ogni genere di danno.
I medici, studiosi molto curiosi dell'arte di Ippocrate, devono effettivamente essere molto accurati nel loro mestiere, prendendosi cura con sicurezza, accuratezza e responsabilità dei loro pazienti, procurando (dal lat. prō, a favore di, e curāre) di non fare loro del male Ma, visto che sono esseri umani fallibili come tutti noi, non è raro che anche loro si assicurino contro ogni possibile inconveniente.
Rubrica a cura di Dino Ticli