Olginate: usura nei confronti di un collega, 5 anni la pena irrogata ad un imprenditore
Il Tribunale di Lecco
A processo concluso, dopo la sfilata in Aula di una nutrita schiera di testimoni, per il PM l'imputato doveva essere sollevato dall'accusa di aver scambiato – tra il 2011 e il 2012 – con la società della persona offesa fatture per prestazioni inesistenti, emesse – stando all'originale castello accusatorio - per occultare un finanziamento concesso dalla sua impresa a quella del meratese con un tasso d'interesse del 40%. Provata invece, a detta del magistrato, l'interposizione fittizia della società di Colombo tra quella della vittima e alcuni suoi fornitori, tra il 2012 e il 2014. Un'operazione finanziaria celata – stando alle risultanze probatorie - da una poco plausibile operazione commerciale. Assistito dall'avvocato Nicola Terzi, Colombo quest'oggi ha assistito personalmente alla lettura del dispositivo della sentenza, avvertendo poi un leggero malore in corridoio.
Pesante infatti la pena irrogata nei suoi confronti. Il collegio giudicante (presidente Enrico Manzi, a latere Martina Beggi e Maria Chiara Arrighi) lo ha condannato a 5 anni di reclusione nonché al pagamento di una multa da 15.000 euro riconoscendo altresì un risarcimento pari a 120.000 euro da corrispondere alla persona offesa, rappresentata dall'avvocato Paolo Bassano.