In viaggio a tempo indeterminato/148: Carmencita e la wild-van-life
La macchina è pronta e ha anche un nome: Carmencita.
Car come macchina in inglese ma anche un po’ spagnoleggiante quindi perfetto per la nostra nuova vecchia-macchina rossa.
E siccome non è proprio di “primo pelo” dato che ha già 14 anni, ci sembrava giusto anche fare un riferimento a qualcosa del passato, come il Carosello.
In una pubblicità del caffè di quell’epoca, una caffettiera messicana o texana con cappello e baffi andava alla ricerca di una certa Carmencita di cui era innamorato.
Non potevamo trovare nome migliore.
Carmencita l’abbiamo comprata la scorsa settimana a Houston (Texas) ed è stato amore a prima vista.
Non appena l’abbiamo notata nel vialetto di casa del vecchio proprietario, abbiamo capito che era quella perfetta.
Certo poi l’abbiamo provata a guidare, controllato i livelli di olio e altri liquidi, verificato che non ci fosse niente di strano e, solo dopo qualche giorno, ce la siamo portata a casa, o sarebbe meglio dire che è lei ad essere diventata casa.
Sì perché Carmencita, non solo ci porterà in giro con stile per le strade americane, ma sarà anche il posto dove dormiremo, dove riporremo tutti i nostri vestiti, dove troveranno spazio un fornelletto e delle pentole.
Una casa con quattro ruote insomma, più piccola e decisamente meno ingombrante di un camper o un van, ma con lo spazio per metterci tutto quello che serve.
Come si dice in gergo, Carmencita l’abbiamo “camperizzata”, cioè abbiamo costruito una struttura per dormirci.
La camperizzazione non ci è costata praticamente nulla. Abbiamo semplicemente preso un bancale e lo abbiamo rialzato di qualche centimetro in modo da avere lo spazio sotto per mettere gli zaini e tutto l’occorrente per una vita on the road.
Erano mesi che guardavamo tutorial online per trovare il modo più semplice ed economico, ma allo stesso tempo comodo e funzionale, per trasformare una macchina piuttosto grande in una stanza/armadio/cucina.
È stato un po’ come partecipare a uno di quei programmi TV americani in cui ti trasformano la casa. Quelli in cui prima hai una catapecchia e, dopo l’intervento degli esperti, ti ritrovi una stupenda villa riccamente arredata.
Ecco, Carmencita ha subito una trasformazione simile e da normale auto americana si è trasformata in monolocale alla moda.
È qualche giorno che viaggiamo e dormiamo su Carmencita e dobbiamo ammettere che è davvero comoda.
Il letto non è molto grande ma ci stiamo facendo delle dormite epiche.
E poi c’è da aggiungere che gli Stati Uniti sono il Paese perfetto per un viaggio on the road. Ci sono moltissime area di sosta attrezzate in modo fantastico, con tavoli per fare barbecue, viste su una natura pazzesca e bagni che non solo hanno l’acqua calda e il sapone, ma sono persino puliti e con rotoli e rotoli di carta igienica.
Più che aree di servizio molte sembrano camping gratuiti.
Da quando abbiamo iniziato questa avventura, raramente ci siamo ritrovati da soli a dormire in un posto. Altre macchine, van o camper erano spesso parcheggiati con noi, sempre però a debita distanza in modo che ognuno avesse la sua privacy.
La migliore per ora è stata una signora sulla settantina che alle 7 di mattina, uscendo dalla sua utilitaria, ci ha sorriso e ci ha urlato “ah come si dorme bene qui!”
In mancanza di zone di sosta attrezzate, comunque, possiamo sempre fare affidamento sui parcheggi di Walmart, una catena di supermercati.
Decisamente meno romantici ma comunque molto pratici dato che oltre ai bagni, forniscono un potentissimo wifi. E poi vuoi mettere avere a disposizione un intero supermercato come dispensa da cui poter scegliere cosa cucinare a cena?
Questo stile di viaggio, più “selvaggio” rispetto a quello con un camper, qui negli Usa ha persino un nome: boondocking.
Una specie di wild-van-life, per dirla all’ammmerigana!
Car come macchina in inglese ma anche un po’ spagnoleggiante quindi perfetto per la nostra nuova vecchia-macchina rossa.
E siccome non è proprio di “primo pelo” dato che ha già 14 anni, ci sembrava giusto anche fare un riferimento a qualcosa del passato, come il Carosello.
In una pubblicità del caffè di quell’epoca, una caffettiera messicana o texana con cappello e baffi andava alla ricerca di una certa Carmencita di cui era innamorato.
Non potevamo trovare nome migliore.
Ok, la verità è che della pubblicità in questione non ne sapevamo nulla prima di scegliere di chiamarla così anche perché negli anni ancora non eravamo nati!
Carmencita e Caballero nella pubblicità Lavazza trasmessa durante Carosello
Carmencita l’abbiamo comprata la scorsa settimana a Houston (Texas) ed è stato amore a prima vista.
Non appena l’abbiamo notata nel vialetto di casa del vecchio proprietario, abbiamo capito che era quella perfetta.
Certo poi l’abbiamo provata a guidare, controllato i livelli di olio e altri liquidi, verificato che non ci fosse niente di strano e, solo dopo qualche giorno, ce la siamo portata a casa, o sarebbe meglio dire che è lei ad essere diventata casa.
Sì perché Carmencita, non solo ci porterà in giro con stile per le strade americane, ma sarà anche il posto dove dormiremo, dove riporremo tutti i nostri vestiti, dove troveranno spazio un fornelletto e delle pentole.
Una casa con quattro ruote insomma, più piccola e decisamente meno ingombrante di un camper o un van, ma con lo spazio per metterci tutto quello che serve.
Come si dice in gergo, Carmencita l’abbiamo “camperizzata”, cioè abbiamo costruito una struttura per dormirci.
Erano mesi che guardavamo tutorial online per trovare il modo più semplice ed economico, ma allo stesso tempo comodo e funzionale, per trasformare una macchina piuttosto grande in una stanza/armadio/cucina.
È stato un po’ come partecipare a uno di quei programmi TV americani in cui ti trasformano la casa. Quelli in cui prima hai una catapecchia e, dopo l’intervento degli esperti, ti ritrovi una stupenda villa riccamente arredata.
Ecco, Carmencita ha subito una trasformazione simile e da normale auto americana si è trasformata in monolocale alla moda.
È qualche giorno che viaggiamo e dormiamo su Carmencita e dobbiamo ammettere che è davvero comoda.
Il letto non è molto grande ma ci stiamo facendo delle dormite epiche.
E poi c’è da aggiungere che gli Stati Uniti sono il Paese perfetto per un viaggio on the road. Ci sono moltissime area di sosta attrezzate in modo fantastico, con tavoli per fare barbecue, viste su una natura pazzesca e bagni che non solo hanno l’acqua calda e il sapone, ma sono persino puliti e con rotoli e rotoli di carta igienica.
Più che aree di servizio molte sembrano camping gratuiti.
Da quando abbiamo iniziato questa avventura, raramente ci siamo ritrovati da soli a dormire in un posto. Altre macchine, van o camper erano spesso parcheggiati con noi, sempre però a debita distanza in modo che ognuno avesse la sua privacy.
La migliore per ora è stata una signora sulla settantina che alle 7 di mattina, uscendo dalla sua utilitaria, ci ha sorriso e ci ha urlato “ah come si dorme bene qui!”
In mancanza di zone di sosta attrezzate, comunque, possiamo sempre fare affidamento sui parcheggi di Walmart, una catena di supermercati.
Decisamente meno romantici ma comunque molto pratici dato che oltre ai bagni, forniscono un potentissimo wifi. E poi vuoi mettere avere a disposizione un intero supermercato come dispensa da cui poter scegliere cosa cucinare a cena?
Questo stile di viaggio, più “selvaggio” rispetto a quello con un camper, qui negli Usa ha persino un nome: boondocking.
Una specie di wild-van-life, per dirla all’ammmerigana!
Angela e Paolo