In viaggio a tempo indeterminato/21: l'abbigliamento perfetto per girare l'Asia avanzando anche spazio in uno zaino da 50 litri

Ed eccoci alle 3 cifre!! Sono passati più di 100 giorni, ma ci sembra ieri che rifacevamo lo zaino almeno dieci volte per riuscire a chiuderlo.
Ora, invece, portiamo meno peso sulle spalle, perché qualcosa l'abbiamo abbandonato per strada. Come quei pantaloni pesanti che non servivano veramente o quella maglietta che era con noi per affetto ma che ha ceduto durante un trekking tra le risaie.
A pensarci bene i 50 litri dello zaino, adesso ci sembrano tantissimi! Per risparmiare spazio e peso, un'idea poteva essere adattarsi alla tradizione locale.
Un sarong (lunga gonna indossata sia da uomini che da donne) della Birmania, ad esempio, sostituisce pantaloni, pantaloncini e gonne. E una volta lasciato il Paese lo si può usare come pareo per il mare o meglio ancora lo si può stendere sulla spiaggia a modi telo.


Al posto di pesanti scarpe da camminata, ci sarebbe bastato un paio di infradito. Nel Sud Est Asiatico le si usa in ogni occasione; dal matrimonio, alla cena elegante, all'ufficio, al trekking tra i monti. Insomma una calzatura per ogni evenienza.
Leggere, pratiche ed economiche... basta solo abituarsi a non scivolare e magari riuscire a non inorridire quando, le temperature scendono e bisogna indossarle con un paio di calzini.
E ora che ci troviamo in Vietnam, abbiamo scoperto un perfetto sostituto di ombrello, k-way e crema solare. Si tratta del Nón Lá, il tradizionale cappello vietnamita a forma di cono.


Ne esistono tantissime versioni ma le tradizionali sono due. Il cappello a forma conica, il più famoso, è riservato alle donne mentre per gli uomini un modello più simile a un cappello con tesa larga.
Entrambe le varianti sono costruite utilizzando un telaio in bamboo ricoperto di foglie di palma ripiegate a formare strisce di circa 4 cm l'una. 
La parte esterna del cappello viene ricoperta con una specie di vernice trasparente che la rende impermeabile quindi perfetto durante le piogge monsoniche degli inverni vietnamiti.

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All'interno del cappello viene legato un nastro, in genere di seta, da mettere sotto il mento per tenerlo fermo nonostante il vento e per orientarlo perfettamente in caso di sole.
Ma il cappello vietnamita è molto più di una protezione dagli agenti atmosferici.
Le donne vietnamite lo usano anche come ventaglio nelle giornate caldissime, come "borsa della spesa" per trasportare gli acquisti fatti al mercato, oppure come ciotola per l'acqua quando passano vicino a un pozzo.
E poi c'è la funzione "romantica". Dietro il cono di foglie di palma, le giovani coppie possono nascondersi mentre si baciano.
Davvero un oggetto multiuso, perfetto da abbinare a sarong e infradito.
A pensarci prima, avremmo forse perso qualche punto in stile, ma quanto spazio  risparmiato nello zaino!
 
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Angela e Paolo
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